Diari dall'Afghanistan, #3
Riflessioni della Direttrice WFP in Afghanistan. "Sul campo, davanti ai nostri occhi, si presenta una crisi umanitaria di incredibili proporzioni. Una crisi che si è aggravata, in complessità e in grandezza, da quando i taleban hanno completato la conquista dell’Afghanistan entrando a Kabul".
Diari dall'Afghanistan. #2
Racconto da Herat del responsabile afghano dell'ufficio WFP. " Il futuro rimane incerto, sconosciuto. Ma come la Cittadella di Herat, il WFP rimane solido, una fortezza contro la fame. Fino a quando il popolo afgano avrà bisogno di noi, resteremo al suo fianco".
A cominciare dal fatto che il quartier generale dell'agenzia ONU, insignita del Premio Nobel per la Pace 2020, si trova a Roma. Il WFP, la più grande organizzazione umanitaria che fornisce assistenza alimentare nel mondo, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace 2020 per "gli sforzi nella lotta alla fame, per il contributo alla pace nelle aree colpite da conflitti e per l'azione trainante contro l'uso della fame come arma di guerra e di conflitto".
Qui qualche breve spiegazione su chi siamo e cosa facciamo.
Nuovi allarmanti dati confermano l'entità dell'emergenza fame che sta colpendo la regione etiope del Tigray: 5,5 milioni di persone affrontano livelli gravi di fame, mentre nel mondo sono complessivamente 41 milioni le persone a rischio di carestia.
Un centinaio di famiglie vive nella Città Industriale: è questo il soprannome che i rifugiati hanno dato ad un fatiscente agglomerato fatto di teli di plastica, telai di legno e indumenti umidi che si agitano nel vento polveroso. All'ombra delle fabbriche di cemento, ogni famiglia ha una storia da raccontare, nessuna delle quali è facile da ascoltare.
Dima, una donna siriana addolorata per la perdita del marito, trova la forza di riprendersi e sostenere i figli lavorando per una fabbrica sostenuta dal World Food Programme.