Sudan a due anni dall'inizio del conflitto
Storia | 14 Aprile 2025
Emergenze
Il Sudan rischia di diventare la più grande crisi alimentare al mondo nella storia recente, mentre il conflitto continua a imperversare nel paese, distruggendo mezzi di sussistenza, infrastrutture, rotte commerciali e catene di approvvigionamento.
E' confermata una carestia prolungata - è l'unico posto al mondo con la fame a questi livelli - e senza assistenza umanitaria centinaia di migliaia di persone potrebbero morire.
La carestia è stata confermata per la prima volta ad agosto 2024 nel campo di Zamzam, nel Darfur settentrionale. Centinaia di migliaia di vite sono in pericolo. Le famiglie intrappolate nella capitale assediata, El Fasher, rischiano la morte per fame. E' da oltre un anno che il World Food Programme (WFP) non riesce a consegnare assistenza alimentare via terra.
Un totale di 24,6 milioni di persone (circa la metà della popolazione toatel del paese) soffre di insicurezza alimentare acuta, mentre 637.000 (la cifra più alta al mondo) affrontano livelli catastrofici di fame.
Oltre 1 bambino su 3 soffre di malnutrizione acuta, oltre la soglia del 20 per cento che viene indicata normalmente per la conferma di una carestia.
Il Sudan vede, inoltre, la peggiore crisi di sfollati al mondo, con 10 milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie case a causa del conflitto.
Il WFP fornisce supporto a oltre 4 milioni di persone ogni mese e sta facendo il possibile per raggiungerne 7 milioni. L'assistenza del WFP ha contribuito a ridurre il rischio di carestia in sei aree del Darfur centrale e in due aree del Darfur occidentale, dove quasi un milione di persone hanno ricevuto regolarmente aiuti alimentari o in denaro dal WFP da giugno 2024.
Tuttavia, le persone che soffrono o rischiano la carestia sono concentrate nelle aree in cui i combattimenti sono più intensi, rendendo l'accesso molto difficile.
Il WFP e i partner esortano la comunità internazionale a dare priorità ai finanziamenti per gli sforzi umanitari e a utilizzare i canali diplomatici per garantire un cessate il fuoco e un accesso senza restrizioni.
Abbiamo bisogno di 645 milioni di dollari per le operazioni in tutto il Sudan fino a novembre 2025.
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