COP28: È più urgente che mai fermare fame e cambiamento climatico
Storia | 29 Novembre 2023
Emergenze
Un ulteriore milione di somali potrebbe essere spinto verso una fame estrema a causa di siccità e inondazioni ricorrenti, conflitti e prezzi elevati dei prodotti alimentari che minacciano di sfollare le famiglie, compromettere le attività agricole, limitare l'accesso ai mercati e aumentare i bisogni umanitari.
Secondo l'Integrated Food Security Phase Classification, lo standard globale per misurare l'insicurezza alimentare, sono 3,4 milioni le persone che soffrono la fame a livello di crisi.
Tra aprile e giugno 2025, quando sono previste piogge Gu inferiori alla media, si prevede che arriveranno a 4,4 milioni di persone (il 23 per cento della popolazione).
Sono, invece, 1,7 milioni i bambini che soffrono di malnutrizione acuta e che necessitano di cure urgenti nel 2025. Di questi, 466.000 soffrono di malnutrizione acuta grave.
Le precipitazioni che erano migliorate e la continua assistenza umanitaria avevano migliorato brevemente la sicurezza alimentare in Somalia, dopo che la fame aveva raggiunto il picco di 6,7 milioni di persone colpite e la carestia era stata prevista per la fine del 2022, durante la siccità più lunga mai registrata.
La carestia fu però scongiurata grazie ad un massiccio aumento dell'assistenza umanitaria. Ora la fame sta di nuovo aumentando, mentre incombe un'altra siccità. Il World Food Programme (WFP) sta rispondendo sia alle emergenze che ai bisogni a lungo termine delle persone più vulnerabili.
Tuttavia, un importante deficit di finanziamento di 297 milioni di dollari significa che il WFP è costretto a dare priorità e ridurre l'assistenza in un momento in cui la fame è di nuovo in aumento. Entro la metà dell'anno, senza finanziamenti aggiuntivi le critiche operazioni del WFP in Somalia subiranno interruzioni della pipeline.