In Sud Sudan quasi la metà della popolazione soffre di fame acuta e 90.000 persone sono colpite dalla carestia. L'appello di David Beasley, Direttore Esecutivo del WFP, e José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO.
NAIROBI, Kenia – L’agenzia ONU World Food Programme ha avvertito oggi che milioni di rifugiati sudanesi fuggiti nei paesi confinanti rischiano di sprofondare ulteriormente nella fame e nella malnutrizione, mentre la grave carenza di finanziamenti impone drastici tagli agli aiuti alimentari salvavita.
3,9 milioni di persone in stato di fame acuta; decine di migliaia sull’orlo della carestiaJUBA – Tre agenzie ONU, oggi, hanno lanciato l’allarme sulla condizione di fame estrema che, in alcune zone del Sud Sudan, sta spingendo la popolazione sull’orlo della catastrofe. Secondo gli ultimi dati, sarebbero 3,9 milioni le persone che, nel paese, vivono in stato di grave insicurezza alimentare.
JUBA – Il Programma Alimentare delle Nazioni Unite (WFP) lancia l’allarme: il Sud Sudan sta conoscendo i livelli di insicurezza alimentare peggiori nella storia del giovane paese, per l’effetto combinato di conflitti, prezzi alimentari elevati e una crisi economica in peggioramento.
Aggiornamento operativo. PORT SUDAN – L’agenzia ONU World Food Programme ha fornito assistenza alimentare di emergenza a più di un milione di persone in Sudan nelle sei settimane dalla ripresa delle operazioni il 3 maggio. Il WFP aveva brevemente sospeso le operazioni allo scoppio del conflitto, ma da allora ha rapidamente aumentato le distribuzioni di cibo, fornendo assistenza salvavita in 14 dei 18 Stati mentre continuano i combattimenti e la situazione umanitaria peggiora sempre di più.
JUBA – Preoccupati dall’impatto delle violenze in corso in Sud Sudan, i Direttori del Programma Alimentare Mondiale (WFP) e dell’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) sono arrivati oggi a Juba per incontrare le persone colpite dal conflitto e riesaminare le operazioni di risposta all’emergenza e i bisogni della popolazione mentre peggiora la crisi umanitaria.
PORT SUDAN – L’agenzia ONU Word Food Programme è riuscita a portare rifornimenti alimentari e nutrizionali di cui si ha disperatamente bisogno nel Darfur. Si tratta della prima assistenza del WFP che raggiunge dopo mesi la regione devastata dalla guerra. Tuttavia, il WFP avverte che, a meno che il popolo sudanese non riceva un flusso costante di aiuti attraverso tutti i possibili corridoi umanitari – dai paesi vicini e oltre le linee del fronte – la catastrofe alimentare del paese non potrà che peggiorare.
GIUBA – La guerra in Sudan ha distrutto milioni di vite e creato la più grande crisi di sfollati del mondo. Ora questa catastrofe rischia anche di diventare la più grande crisi alimentare al mondo, a meno che i combattimenti non cessino. E' l'allarme lanciato oggi da Cindy McCain, Direttrice esecutiva WFP, al termine di una visita in Sud Sudan, dove ha incontrato famiglie in fuga dalla violenza e da una emergenza fame che peggiora ogni giorno di più in Sudan.
ROMA – Il forte impegno del G7 per la sicurezza alimentare globale nel 2022 deve essere mantenuto anche nel 2023, con le nuove crisi in Sudan, Haiti e Sahel che spingono sempre più persone alla fame - ha detto oggi l’agenzia ONU World Food Programme (WFP) a pochi giorni dalla riunione dei leader del G7 in Giappone.
ROMA – Con la crisi in Sudan che spinge milioni di persone alla fame, il World Food Programme ha revocato la sospensione temporanea delle operazioni messa in atto dopo la tragica morte di tre operatori umanitari del WFP il 15 aprile. Le distribuzioni di cibo dovrebbero iniziare nei prossimi giorni negli stati di Gedaref, Gezira, Kassala e White Nile per fornire l'assistenza salvavita di cui molti hanno così disperatamente bisogno in questo momento.
JUBA – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) - che ha fornito assistenza alimentare a oltre 2,5 milioni di persone nel Paese dall'inizio dell'anno – in base a una nuova analisi sulla sicurezza alimentare che segnala miglioramenti in Sud Sudan - avverte che, tuttavia, la prospettiva per l'inizio del 2015 rimane grave, soprattutto negli stati colpiti dal conflitto.
PORT SUDAN, Sudan – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) chiede con urgenza accesso senza ostacoli per la predisposizione immediata di assistenza alimentare in zone chiave del Sudan. L'ostruzionismo deliberato delle parti in campo e l'imminente stagione delle piogge minacciano, infatti, di rendere vaste aree del paese inaccessibili via terra. Senza un intervento rapido, il WFP avverte che milioni di persone vulnerabili potrebbero essere tagliate fuori dagli aiuti salvavita, mettendo a serio rischio i fragili progressi umanitari.
JUBA/ROMA – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) è molto preoccupato sul destino di tre operatori umanitari di cui si sono perse le tracce, nello stato dell’Alto Nilo in Sud Sudan, all’inizio di questo mese.
In occasione della Giornata dei Diritti Umani, l’appello della Fondazione Nando and Elsa Peretti ai media italiani per sostenere le operazioni umanitarie del World Food Programme e delle altre organizzazioni in risposta alla crisi umanitarie in Sud Sudan
Quella dei rifugiati del Sud Sudan è ora diventata la crisi a più rapido peggioramento del mondo, con oltre 1,8 milioni di persone, inclusi un milione di bambini, che hanno trovato rifugio nei Paesi limitrofi. Il tasso attuale di fuga dal Sud Sudan supera le già pessimistiche stime della comunità umanitaria.
Il WFP ha lanciato una nuova e più ampia operazione d’emergenza per assistere le persone colpite dalla crisi in Sud Sudan mentre lavora per superare le difficoltà nel raggiungere con urgenti beni di soccorso quanti hanno bisogno.
KHARTOUM – Le nuove violenze in Sudan, nella regione occidentale del Darfur, registrate negli ultimi mesi, hanno spinto oltre 250.000 persone ad abbandonare i propri villaggi ed averi, ha dichiarato oggi il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP).
ROMA – La pandemia di Covid-19 potrebbe quasi raddoppiare il numero di quanti soffrono la fame acuta. Il numero potrebbe raggiungere gli oltre 250 milioni di persone entro la fine del 2020. È questo l’allarme lanciato dal World Food Programme (WFP) nel giorno in cui, insieme ad altri partner, pubblica il nuovo rapporto sulle crisi alimentari globali.
La guerra causa fame. Se poniamo fine alla fame, possiamo realizzare la pace. La Giornata Internazionale della Pace si celebra il 21 settembre e il tema di quest’anno è “Partnership for Peace – Dignity for All” – Partnership per la pace, dignità per tutti - un forte richiamo alla necessità di unirci per sostenere i circa 60 milioni di bambini, donne e uomini sfollati a causa dei conflitti, assicurando loro cibo e opportunità per ricostruire le proprie vite.