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Insieme per la pace

Insieme per la pace
La guerra causa fame. Se poniamo fine alla fame, possiamo realizzare la pace. La Giornata Internazionale della Pace si celebra il 21 settembre e il tema di quest’anno è “Partnership for Peace – Dignity for All” – Partnership per la pace, dignità per tutti - un forte richiamo alla necessità di unirci per sostenere i circa 60 milioni di bambini, donne e uomini sfollati a causa dei conflitti, assicurando loro cibo e opportunità per ricostruire le proprie vite.

Anche se, anno dopo anno, si stanno facendo progressi nel ridurre la fame, guerre regionali, terrorismo e conflitti civili hanno costretto il più alto numero di persone mai registrato dalla Seconda guerra mondiale ad oggi, ad abbandonare le proprie case. Milioni di famiglie sono attualmente rifugiate o sfollate all’interno del proprio paese, con deboli speranze di un futuro in sicurezza per i propri figli. Ciò di cui hanno fondamentalmente bisogno è la fine delle guerre e dei conflitti, ma anche l’assistenza alimentare per sopravvivere. È per questo che il Programma Alimentare Mondiale (WFP) lavora ogni giorno per fornire cibo salvavita alle famiglie colpite da conflitti o disastri naturali, sfamando più persone di qualsiasi altra organizzazione umanitaria e offrendo loro opportunità durante tempi difficili. Ecco due esempi di come il WFP contribuisce a creare un mondo più stabile.

 

La crisi siriana

Fatmeh, rifugiata siriana in Libano, recentemente ci ha raccontato la storia straziante di come lei e la sua famiglia abbiano dovuto abbandonare la propria casa a causa dei bombardamenti continui su Idlib, nel nordest della Siria. Ma il vero incubo è inziato quando hanno oltrepassato il confine con il Libano, dove si sono uniti a molti altri rifugiati siriani ora alle prese con fame, malattie e un cupo futuro. 

Fatmeh è arrivata in Libano insieme alla sua famiglia tre anni fa. Durante il primo anno, per sopravvivere, la famiglia ha potuto contare sull’assistenza umanitaria ma nel 2013, a causa della crisi nei finanziamenti, ogni genere di sostegno è venuto meno. Un anno dopo, è nato il loro figlio più piccolo, Moaz, e la vita è diventata ancora più difficile. 

In quel periodo, il numero di rifugiati siriani che ricevevano assistenza alimentare dal WFP si è ridotto di quasi il 30 per cento a causa della necessità di garantire la priorità ai più vulnerabili. Alla fine, la mancanza di fondi ha costretto il WFP a tagliare per intero l’assistenza a Fatmeh e alla sua famiglia, rendendo la loro sopravvivenza una sfida quotidiana. Oggi la famiglia riceve di nuovo assistenza alimentare, utile non solo a  sostenerli ma anche a dare loro una scelta in tempi difficili. 

 

Il conflitto in Sud Sudan

In Sud Sudan, il conflitto in corso, il cambiamento climatico, la povertà e l’imminente stagione ‘di non raccolto’ stanno spingendo nella povertà 4,6 milioni di persone.

Nyanath, madre di quattro figli, un marito morto nelle violenze, ci ha detto “i bambini del Sud Sudan stanno morendo a causa di fame e guerra. Le piogge non sono sufficienti per piantare le sementi. Non abbiamo cibo da aprile. Ora stiamo affrontando la fame. Il WFP è venuto a portare soccorso con del cibo, e vi ringraziamo. Faccio appello al governo del Sud Sudan e all’opposizione. Questa guerra sta provocando enormi sofferenze. Stiamo soffrendo – per favore, sorelle e fratelli, sedetevi e fate la pace. Pensate alle nostre vite”.

Il WFP è sul campo in Sud Sudan, fornendo assistenza alimentare alle persone vulnerabili come Nyanath e aiutando le comunità a costruire la resilienza, così che possano affrontare meglio le difficoltà future.

 

Il bisogno di pace e l’assistenza alimentare

Per contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo vitale che svolge l’assistenza alimentare nella creazione di un mondo in pace e per offrire alle persone mezzi e modalità concreti di coinvolgimento, compagnie e società di tutto il mondo si sono unite per la Giornata Internazionale della Pace dando visibilità al lavoro del WFP attraverso uno spazio pubblicitario in onda in 38 paesi. Scopri di più sull’iniziativa e sui modi in cui puoi dare il tuo contributo>>