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Grido d'allarme: dieta forzata per il drastico taglio delle razioni alimentari nel Darfur

Khartoum, 28-04-06 (comunicato stampa) - Nonostante le orribili sofferenze di milioni di persone a rischio in Sudan, il PAM ha annunciato oggi che una grave mancanza di fondi ha costretto l’agenzia a tagliare drasticamente le razioni alimentari a partire da maggio.

Con la riduzione della razione giornaliera ad appena 1,050 kilocalorie – metà del minimo necessario di 2,100 kilocalorie giornaliere - le limitate riserve di cibo del PAM dureranno più a lungo durante la "stagione della fame", cioè il periodo da luglio a settembre quando il bisogno di cibo è maggiore, prima del raccolto.

"E’ una delle decisioni più difficili che abbia mai preso. Non hanno già sofferto abbastanza le popolazioni del Darfur? E' un grido d'allarme quello che lanciamo. Faccio fatica a capire questa mancanza di fondi, perché l’anno scorso l’assistenza allo sviluppo è salita fino alla cifra di 107 milioni di dollari – il doppio di quello che era fino a pochi anni fa.. I donatori sono incredibilmente generosi, ma non stanno mettendo le vittime di crisi umanitarie come quella del Darfur al primo posto nella lista", ha detto James Morris, Direttore Esecutivo del PAM.

Nonostante i ripetuti appelli ai donatori, il PAM ha ricevuto solo 238 milioni di dollari, cioè il 32% dei 746 milioni di dollari necessari a fornire assistenza a 6,1 milioni di persone in Sudan, quest’anno, nelle zone del Darfur, del Sud, Centrale, Orientale e delle Three Areas (precedentemente chiamate Transitional Areas di Abyei, Kordofan Sud e Blu Nilo). Il PAM è particolarmente preoccupato dell’effetto che le razioni ridotte avranno in Darfur, dove l’insicurezza diffusa continua a causare enormi sofferenze.

Le popolazioni del Darfur riceveranno la metà della quantità abituale (in peso) di cereali, miscela fortificata di cibo e olio, e un quarto della quantità abituale di legumi, zucchero e sale. L’apporto energetico della razione alimentare scenderà dalla quantità minima giornaliera di 2.100 kilocalorie giornaliere a persona, a 1.050 kilocalorie a persona. Tagli simili alle razioni saranno fatti nell’Est, dove il PAM assiste rifugiati eritrei e sfollati.

Il PAM ha annunciato nel mese di marzo una prima riduzione delle razioni di legumi, zucchero e sale, dimezzate in termini di peso per 3,5 milioni di persone in tutto il Sudan, dovuta alla lenta risposta dei donatori. Alla fine del mese di febbraio il PAM aveva ricevuto soltanto il 4% delle contribuzioni necessarie per il Sudan nel 2006. Nel frattempo, una parte dei fondi è stata ricevuta, ma troppo poco e troppo tardi per riuscire ad evitare di ricorrere a nuovi tagli.

“Nel corso di quest’anno – cruciale per il Sudan – in cui bisogna dare alla pace la possibilità di prendere forza, il PAM ha urgente bisogno che i donatori si facciano avanti per poter garantire l’aiuto alimentare ai milioni di sudanesi che hanno un disperato bisogno del nostro aiuto”, ha dichiarato Morris.