MOGADISCIO – Gli estremi climatici manterranno la fame in Somalia a livelli record, è l’allarme dell’agenzia ONU World Food Programme (WFP). Inondazioni rovinose attraversano il paese, devastando comunità già fortemente insicure dal punto di vista alimentare e che ancora faticano a riprendersi dalla siccità più lunga mai registrata nel paese.
MOGADISCIO – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta fornendo assistenza alimentare e nutrizionale salvavita a un numero record di persone in Somalia. Oltre 4 milioni di persone al mese ricevono urgente sostegno umanitario nello sforzo di prevenire la carestia a fronte della peggiore siccità nella regione in oltre 40 anni.
ROME/COTONOU – Si è decuplicato negli ultimi tre anni il numero di persone che rischiano l’inedia nel Sahel, mentre gli sfollamenti di popolazione sono aumentati del 400 per cento, in una regione che sta vivendo la peggiore crisi alimentare degli ultimi dieci anni. Ѐ l’allarme lanciato oggi da David Beasley, Direttore Esecutivo dell’agenzia ONU World Food Programme.
NAIROBI – Il Corno d’Africa sta vivendo condizioni di clima secco mai registrate dal 1981, con una grave siccità che, si stima, porterà 13 milioni di persone tra Etiopia, Kenia e Somalia alla fame grave nei primi tre mesi dell’anno. Ѐ l’allarme lanciato oggi dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP).
KABUL – La perdita di posti di lavoro, la mancanza di contante e gli aumenti dei prezzi stanno creando una nuova classe di affamati in Afghanistan. È l’allarme lanciato oggi dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP). Per la prima volta, chi vive nelle città soffre l’insicurezza alimentare a livelli simili a quelli delle comunità rurali, devastate da due siccità negli ultimi tre anni.
KABUL – Il Servizio Aereo Umanitario delle Nazioni Unite (UNHAS), gestito dal World Food Programme (WFP), ha ripreso i voli per Kabul, permettendo agli operatori umanitari e ad urgenti beni di soccorso di raggiungere in diverse località del paese afghani disperati.
ANTANANARIVO, MADAGASCAR – La siccità non dà tregua nel Madagascar del sud, spingendo centinaia di migliaia di persone sull’orlo della carestia. L’allarme dell’agenzia ONU World Food Programme (WFP) indica come, con i tassi di malnutrizione acuta che continuano a crescere, sia necessaria una azione urgente che risponda a questa crisi umanitaria in divenire.
OUAGADOUGOU - L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) è grata per il contributo di 3,5 milioni di Euro del governo italiano, che servirà a fornire assistenza alimentare e a sviluppare progetti di ripresa rapida per decine di migliaia di persone colpite dalla grave crisi umanitaria in corso in Burkina Faso.
ANTANANARIVO – Un terzo della popolazione del Madagascar meridionale faticherà ad avere cibo sufficiente a causa della combinazione di tre anni consecutivi di siccità e della grave recessione dovuta alla pandemia di Covid-19. I tassi di malnutrizione grave continuano a crescere rapidamente e molti bambini sono costretti a chiedere l’elemosina per aiutare le famiglie a nutrirsi. E’ necessaria una azione urgente per evitare una crisi umanitaria.
ANTANANARIVO – Il sud del Madagascar si trova nella morsa di una catastrofe umanitaria, con 1,5 milioni di persone, la metà della popolazione, che ha immediato bisogno di assistenza alimentare d’emergenza. È l’allarme lanciato oggi dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP) che sottolinea come tre anni consecutivi di siccità abbiano distrutto i raccolti e ostacolato l’accesso al cilbo delle persone, con il Covid-19 che aggrava le sofferenze.
LUSAKA – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) è grata per il contributo di 500.000 euro del governo italiano, che sarà utilizzato per fornire cibo a quanti soffrono le conseguenze della siccità in Zambia.
ROMA/HARARE – Il World Food Programme sta rapidamente espandendo la sua già cospicua operazione d’emergenza in Zimbabwe, dove una combinazione di siccità, alluvioni e grave crisi macro-economica ha spinto 7,7 milioni di persone, circa la metà della popolazione, alla fame.
45 milioni di persone nei 16 paesi della Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe (SADC) saranno in stato di grave insicurezza alimentare nei prossimi sei mesi.
Si prevede che il 61% della popolazione dovrà affrontare livelli estremi se non peggiori di insicurezza alimentare. Comunicato congiunto FAO/UNICEF/WFP.