Un nuovo rapporto del WFP, “A lifeline at risk”, rileva che 13,7 milioni di beneficiari degli aiuti alimentari del WFP potrebbero essere spinti verso livelli di fame di emergenza a causa del taglio degli aiuti.
FAO, UNICEF, WFP e OMS ribadiscono l'appello per un cessate il fuoco immediato e un accesso umanitario senza ostacoli per ridurre le morti per fame e malnutrizione.
NEW YORK/ROMA – Gaza affronta il grave rischio di carestia, poiché il consumo di cibo e gli indicatori nutrizionali hanno raggiunto i livelli peggiori dall'inizio del conflitto, secondo i dati condivisi nell'ultimo Allerta IPC (Integrated Food Security Phase Classification).
l rapporto “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” di quest’anno analizza anche le cause e le conseguenze della recente inflazione alimentare.
Sudan, Palestina, Sudan del Sud, Haiti e Mali rimangono luoghi di massima preoccupazione, con la Repubblica Democratica del Congo di nuovo un hotspot della fame sotto osservazione
JUBA, Sud Sudan – Nei prossimi mesi la popolazione di due contee del Sud Sudan è a rischio carestia, con l’intensificarsi del conflitto nello Stato dell'Alto Nilo che distrugge abitazioni, compromette i mezzi di sussistenza e ostacola la consegna degli aiuti umanitari.
ADDIS ABEBA, Etiopia – Fame e malnutrizione sono in aumento in Etiopia. Milioni di persone non hanno sufficiente cibo nutriente a causa del conflitto in corso, dell'instabilità regionale, degli sfollamenti, della siccità e degli shock economici. È l’allarme lanciato oggi dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP). La risposta salvavita dell'organizzazione è gravemente ostacolata da critiche carenze nei finanziamenti, mentre 3,6 milioni di persone tra le più vulnerabili corrono il rischio imminente di perdere l'assistenza alimentare, comprese le cure per la malnutrizione di 650.000 donne e bambini.
ROMA – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) ha avvertito oggi che 58 milioni di persone rischiano di perdere l'assistenza salvavita nei suoi 28 interventi di risposta alle crisi più critiche, a meno che non vengano ricevuti nuovi finanziamenti urgenti.
GAZA, Palestina – Centinaia di migliaia di persone a Gaza sono di nuovo a rischio di fame grave e malnutrizione mentre le scorte alimentari umanitarie nella Striscia diminuiscono e i confini rimangono chiusi agli aiuti. Nel frattempo, l'espansione dell'attività militare a Gaza sta gravemente compromettendo le operazioni di assistenza alimentare e ogni giorno mettendo a rischio la vita degli operatori umanitari.
ROMA – Mentre i leader e gli esperti globali si riuniscono a Parigi per il quarto Summit Nutrition for Growth, l’agenzia ONU World Food Programme chiede maggiore attenzione e azioni per prevenire il deperimento infantile, la forma più mortale di malnutrizione, prima che il suo impatto, pericoloso per la vita, si faccia sentire nei bambini. È, infatti, fondamentale agire prima che la malnutrizione si manifesti.
DAKAR, Senegal – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) avverte che, senza finanziamenti urgenti, ad aprile si interromperà l'assistenza alimentare e nutrizionale salvavita nel Sahel Centrale e in Nigeria. Si prevede che, quest'anno, la stagione di magra, cioè il periodo tra i raccolti in cui la fame raggiunge il picco, arriverà prima del solito in tutta la regione del Sahel. Milioni di persone, tra cui rifugiati e sfollati interni, dipendono ancora dall'assistenza alimentare del WFP per sopravvivere.
PORT-AU-PRINCE – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta ampliando le sue operazioni ad Haiti in risposta alle crescenti esigenze alimentari in una crisi della fame causata principalmente da violenze e sfollamenti.
Si è vicini ai livelli di fame registrati durante la crisi alimentare globale innescata dalla pandemia.
ROMA — È uscito oggi il rapporto dell’agenzia ONU World Food Programme (WFP), Global Outlook 2025. Servono 16,9 miliardi di dollari all’agenzia per rispondere alle esigenze alimentari globali e all'allarmante divario tra bisogni e risorse.
ROMA – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) accoglie con favore gli ultimi sforzi del G7 per mettere la sicurezza alimentare e la nutrizione in situazioni di conflitto e in contesti fragili al centro della sua agenda di sviluppo.
Dichiarazione congiunta del Vice Direttore generale dell'UNICEF Ted Chaiban e del Vice Direttore esecutivo del WFP Carl Skau
BEIRUT – “Nella missione di tre giorni in Libano, abbiamo visto la devastazione e la sensazione di paura e confusione delle persone. Per loro, il futuro rimane incerto finché il loro paese è sotto attacco. La guerra che il mondo voleva evitare in Libano, adesso sta accadendo e ha già scatenato una catastrofe.
GERUSALEMME - L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) ha avvertito oggi che l'escalation di violenza nel nord di Gaza sta avendo un impatto disastroso sulla sicurezza alimentare di migliaia di famiglie palestinesi. I principali valichi di frontiera per il nord della Striscia sono stati chiusi e dal 1 ottobre nessun aiuto alimentare è riuscito ad entrare.
PORT-AU-PRINCE – Haiti oggi segna un altro triste traguardo, con il numero di quanti soffrono la fame acuta che ha ormai raggiunto la metà della popolazione del paese, secondo l'ultima analisi dell'Integrated Food Security Phase Classification (IPC).
ROMA – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) ha accolto oggi con favore il rinnovato impegno da parte dei Ministri dell'Agricoltura del G7 a lavorare per una maggiore sicurezza alimentare e una migliore nutrizione a livello globale, sottolineando che 309 milioni di persone soffrono di fame acuta causata da conflitti, sconvolgimenti economici e crisi climatica.
ROMA – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta rispondendo ad emergenze causate dalle inondazioni in varie parti del mondo e chiede investimenti e azioni concertate per preparare le comunità vulnerabili a eventi climatici estremi più frequenti che minacciano di danneggiare i raccolti, di causare sfollamenti di popolazione e compromettere i sistemi alimentari.
IL CAIRO – A dieci mesi dall'inizio della guerra, gli abitanti di Gaza sono ammassati in uno spazio sempre più ristretto, senza servizi igienici o assistenza sanitaria adeguati, e vengono ripetutamente sradicati da ordini di evacuazione che compromettono anche i centri di assistenza destinati a supportarli, tra cui le distribuzioni di cibo e le cucine comunitarie sostenute dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP).
PORT SUDAN – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta espandendo urgentemente la sua assistenza alimentare e nutrizionale di emergenza nel Sudan dilaniato dalla guerra a fronte dell’incombente minaccia di carestia, mentre peggiorano le condizioni dei civili e i combattimenti si intensificano in aree quali El Fasher e Khartoum.
L’ultimo rapporto sui punti caldi della fame sollecita un’azione immediata per prevenire la carestia oltre a mettere in guardia sugli estremi climatici legati alla Niña