Gaza: di nuovo la fame all’orizzonte mentre le scorte alimentari del WFP cominciano ad esaurirsi
GAZA, Palestina – Centinaia di migliaia di persone a Gaza sono di nuovo a rischio di fame grave e malnutrizione mentre le scorte alimentari umanitarie nella Striscia diminuiscono e i confini rimangono chiusi agli aiuti. Nel frattempo, l'espansione dell'attività militare a Gaza sta gravemente compromettendo le operazioni di assistenza alimentare e ogni giorno mettendo a rischio la vita degli operatori umanitari.
Qui gli ultimi aggiornamenti sulla sicurezza alimentare e sulle operazioni del WFP a Gaza.
- Il WFP e i partner nelle attività di sicurezza alimentare non sono stati in grado di far entrare nuove scorte alimentari a Gaza per più di tre settimane. La chiusura dei valichi di frontiera sta bloccando l'ingresso di qualsiasi merce, umanitaria o commerciale.
- Il WFP ha circa 5.700 tonnellate di scorte alimentari rimaste a Gaza, sufficienti a supportare le operazioni del WFP per un massimo di due settimane.
- Con il deterioramento della situazione della sicurezza, il rapido spostamento di persone e i bisogni crescenti, il WFP ha deciso di distribuire quanto più cibo possibile, il più rapidamente possibile a Gaza.
- Le operazioni del WFP attualmente sostengono i panifici per la produzione di pane, le cucine che preparano pasti caldi e la distribuzione di pacchi alimentari direttamente alle famiglie. Ognuna di queste attività vede una diminuzione record di scorte a Gaza:
- Pacchi alimentari: il WFP sta riducendo la dimensione dei pacchi alimentari per raggiungere quante più persone possibile. Il WFP prevede di distribuire pacchi alimentari a mezzo milione di persone; il pacco di dimensioni ridotte servirà a sfamare una famiglia per circa una settimana.
- Panifici: le scorte di farina sono sufficienti a sostenere la produzione di pane per 800.000 persone per soli cinque giorni. Attualmente 19 dei 25 panifici supportati dal WFP rimangono operativi e molti lottano con gravi problemi di controllo della folla mentre la paura della carenza di pane si diffonde in tutta la Striscia. I panifici funzionanti stanno aumentando la produzione, lavorando il 20 per cento in più della capacità per rispondere ai bisogni crescenti causati dal rinnovato spostamento di persone.
- Pasti caldi: il WFP ha forniture per sostenere 37 cucine in tutta Gaza che preparano mezzo milione di pasti caldi al giorno per le prossime due settimane. Due cucine supportate dal WFP sono attualmente inattive a causa di ordini di evacuazione e insicurezza generale.
- Biscotti fortificati: il WFP ha scorte di emergenza di biscotti fortificati, sufficienti per 415.000 persone, che possono essere utilizzate come ultima risorsa se si esauriscono tutte le altre scorte alimentari.
- Il WFP e i partner nelle attività di sicurezza alimentare hanno posizionato oltre 85.000 tonnellate di prodotti alimentari fuori Gaza, pronti per essere trasportati se i valichi di frontiera vengono aperti.
- Il WFP ha bisogno di 30.000 tonnellate di cibo al mese per soddisfare i bisogni di base di circa 1,1 milioni di persone.
- I prezzi dei prodotti alimentari sono saliti alle stelle a Gaza. Il prezzo di un sacco da 25 kg di farina di grano si vende fino a 50 dollari, un aumento del 400 per cento rispetto ai prezzi precedenti al 18 marzo; i prezzi del gas per cucinare sono aumentati del 300 per cento rispetto a febbraio.
- Gli incidenti di sicurezza che colpiscono il personale delle Nazioni Unite stanno aumentando e la circolazione è fortemente limitata, con conseguenti interruzioni significative delle operazioni di assistenza alimentare.
- Il WFP esorta tutte le parti a dare priorità ai bisogni deicivili, alla protezione degli operatori umanitari e del personale delle Nazioni Unite e all'accesso immediato degli aiuti a Gaza.
- Il WFP chiede 265 milioni di dollari di finanziamenti per sostenere le operazioni salvavita a vantaggio di 1,5 milioni di persone a Gaza e in Cisgiordania per i prossimi sei mesi.
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