ROMA – Le numerose tempeste che hanno colpito le coste dei Caraibi e delle Filippine sono un promemoria dell’urgente necessità di una decisa azione climatica che sostenga le comunità che subiscono il peso di condizioni meteorologiche estreme. È l’allarme lanciato oggi dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP). Questa chiamata all'azione arriva mentre il mondo si interroga sui risultati della COP29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si concluderà domani.
ROMA – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta rispondendo ad emergenze causate dalle inondazioni in varie parti del mondo e chiede investimenti e azioni concertate per preparare le comunità vulnerabili a eventi climatici estremi più frequenti che minacciano di danneggiare i raccolti, di causare sfollamenti di popolazione e compromettere i sistemi alimentari.
L’ultimo rapporto sui punti caldi della fame sollecita un’azione immediata per prevenire la carestia oltre a mettere in guardia sugli estremi climatici legati alla Niña
ROMA – Il World Food Programme (WFP) sarà alla COP28 per chiedere un’azione urgente sul clima al fine di proteggere quanti sono in prima linea nella crisi climatica. La crisi climatica sta provocando la fame in tutto il mondo: gli estremi climatici hanno spinto, solo lo scorso anno, ben 57 milioni di persone in una grave insicurezza alimentare. Il WFP presenterà soluzioni per proteggere le persone più colpite dai cambiamenti climatici, in particolare nelle aree fragili e colpite da conflitti.
ROMA – Per frenare la spirale della fame, il mondo deve rapidamente aumentare la protezione delle persone vulnerabili che sono in prima linea nella crisi climatica, ha detto oggi l’agenzia ONU World Food Programme (WFP), a una settimana dall’inizio del prossimo vertice delle Nazioni Unite sul clima, COP28, a Dubai, dove si incontreranno i leader mondiali. Solo lo scorso anno, gli estremi climatici hanno spinto ben 56,8 milioni di persone verso una grave insicurezza alimentare.
MOGADISCIO – Gli estremi climatici manterranno la fame in Somalia a livelli record, è l’allarme dell’agenzia ONU World Food Programme (WFP). Inondazioni rovinose attraversano il paese, devastando comunità già fortemente insicure dal punto di vista alimentare e che ancora faticano a riprendersi dalla siccità più lunga mai registrata nel paese.
JUBA – I bambini nelle zone colpite dalle inondazioni in Sud Sudan potrebbero dover affrontare livelli estremi di malnutrizione nella prima metà del 2024, mentre la crisi climatica colpisce duramente il paese, è l’allarme dell’agenzia ONU World Food Programme (WFP).
DAKAR - Entro giugno, l'insicurezza alimentare acuta sarà ai massimi storici degli ultimi dieci anni in Africa occidentale e centrale, secondo un nuovo studio. Preoccupano l’espansione dell'insicurezza alimentare nei paesi costieri e livelli catastrofici di fame che colpiscono zone in Burkina Faso e in Mali colpite dal conflitto, dove l’insicurezza rappresenta un forte ostacolo all'assistenza umanitaria.
BLANTYRE – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) ha intensificato la risposta di emergenza per circa 130.000 persone colpite dagli effetti devastanti del ciclone Freddy, che in sei giorni ha scaricato l’equivalente di sei mesi di piogge nel sud del Malawi.
ROMA – Con i leader mondiali che si riuniranno a breve alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27) in Egitto, l’agenzia ONU World Food Programme (WFP) invita la comunità internazionale a investire nella costruzione della resilienza delle comunità vulnerabili che si trovano in prima linea nella crisi climatica in Pakistan e in altri hotspot climatici.
La percentuale di persone che affrontano una grave insicurezza alimentare acuta è al livello più alto di sempre, superando anche i livelli visti durante i conflitti del 2013 e 2016.
ROMA – Con i leader mondiali che si riuniranno alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27) in Egitto il mese prossimo, il WFP sottolinea l'urgente necessità di soluzioni di adattamento climatico per arginare la marea della fame crescente. Non si può fermare la crisi alimentare globale in corso senza un sostegno alle comunità e alle nazioni nella gestione dei rischi associati al cambiamento climatico.
MOGADISCIO – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta fornendo assistenza alimentare e nutrizionale salvavita a un numero record di persone in Somalia. Oltre 4 milioni di persone al mese ricevono urgente sostegno umanitario nello sforzo di prevenire la carestia a fronte della peggiore siccità nella regione in oltre 40 anni.
Peggiorano l’insicurezza alimentare e la malnutrizione in Somalia. Aumenta il rischio di carestia dopo lo storico record negativo di quattro stagioni mancate di piogge.
PORT AU PRINCE – Colpiti da crisi multiple negli ultimi anni, gli haitiani sopravvissuti al recente terremoto di magnitudo 7,2 si trovano ora alle prese con case distrutte, perdita dei mezzi di sostentamento e accesso al cibo ridotto o del tutto inesistente. L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta rafforzando il suo vitale sostegno agli haitiani che, nell’area, hanno un bisogno disperato di cibo e lavorando con il governo e i partner per ampliare l’assistenza alle nuove persone bisognose.
AMBOVOMBE, MADAGASCAR – Il Direttore Esecutivo del World Food Programme, David Beasley, fa appello al mondo affinché intensifichi gli sforzi e prenda azione, dopo il suo viaggio nel sud del Madagascar dove una crisi invisibile sta colpendo l’area e intere comunità sono sull’orlo della morte per fame.
ROMA - Il numero di persone che vivono nell’insicurezza alimentare acuta e che hanno urgente bisogno di assistenza per le proprie vite e per i mezzi di sostentamento ha raggiunto, nel 2020, il dato più alto degli ultimi cinque anni nei paesi colpiti di crisi alimentari. Sono i risultati del rapporto annuale pubblicato oggi dal Global Network Against Food Crises (GNAFC), un’alleanza internazionale di agenzie ONU, Unione Europea, agenzie governative e non governative, impegnate insieme a fare fronte a crisi alimentari. Sono i conflitti e gli shock economici – inclusi quelli dovuti al Covid-19 e ad eventi climatici estremi – ad aver spinto almeno 155 milioni di persone nell’insicurezza alimentare acuta nel 2020.
ANTANANARIVO, MADAGASCAR – La siccità non dà tregua nel Madagascar del sud, spingendo centinaia di migliaia di persone sull’orlo della carestia. L’allarme dell’agenzia ONU World Food Programme (WFP) indica come, con i tassi di malnutrizione acuta che continuano a crescere, sia necessaria una azione urgente che risponda a questa crisi umanitaria in divenire.
ROMA/HARARE – Il World Food Programme sta rapidamente espandendo la sua già cospicua operazione d’emergenza in Zimbabwe, dove una combinazione di siccità, alluvioni e grave crisi macro-economica ha spinto 7,7 milioni di persone, circa la metà della popolazione, alla fame.
OUAGADOUGOU – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) ha lanciato oggi l’allarme sul peggioramento della crisi umanitaria in atto in Burkina Faso e nei paesi confinanti, nel fascia saheliana centrale dell’Africa occidentale. La violenza diffusa e l’impatto a lungo termine del cambiamento climatico le cause principali. Secondo il WFP, la risposta umanitaria deve esseere rapidamente potenziata, se si vogliono proteggere e salvare vite nel Burkina Faso e nella regione.
45 milioni di persone nei 16 paesi della Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe (SADC) saranno in stato di grave insicurezza alimentare nei prossimi sei mesi.