BRUXELLES – La produttività dei piccoli agricoltori in Africa, Asia e America Latina sarà migliorata grazie ai progetti del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) finanziati da una donazione di oltre 34 milioni di euro dell’Unione Europea (UE) attraverso la ‘Food Facility’.
Il WFP partecipa al progetto coordinato dall’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) e dal governo afghano per assistere i rifugiati che, dall’Iran, stanno rientrando in patria, nella regione del Nord dell’Afghanistan presso Mazar-e-Sharif.
L'Unione Europea ha riconosciuto che uno dei modi migliori per garantire che le persone abbiano accesso al cibo è di aiutare i piccoli agricoltori ad aumentare la produzioneGemmo Lodesani, Direttore del WFP a Bruxelles.
Il Servizio Aereo Umanitario (UNHAS), gestito dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), incontra crescenti difficoltà a mantenere operativi i voli in molte parti dell’Africa a causa della drammatica scarsità di fondi.
Mentre i leader del G8 si riuniscono a l’Aquila per discutere della sicurezza alimentare mondiale, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) sollecita un doppio approccio alla sicurezza alimentare sostenendo, nel lungo periodo, la produzione agricola fornendo contemporaneamente un sostegno continuo e immediato a chi ha fame.
In Zimbabwe quest’anno persiste un’elevata insicurezza alimentare nonostante i miglioramenti nella produzione agricola e una politica di maggior liberalizzazione nelle importazioni: lo afferma un rapporto reso pubblico oggi dalle organizzazioni delle Nazioni Unite, FAO e WFP (Programma Alimentare Mondiale).
La fame nel mondo è prevista raggiungere un livello storico nel 2009 con
1,02 miliardi di persone in stato di sotto-nutrizione, secondo le nuove stime pubblicate oggi dalla FAO.