Il WFP aumenterà le sue operazioni alimentari d’emergenza in Yemen per assistere fino a 9 milioni di persone che hanno urgentemente bisogno di cibo in una delle peggiori crisi alimentari al mondo.
PORT-AU-PRINCE – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta ampliando le sue operazioni ad Haiti in risposta alle crescenti esigenze alimentari in una crisi della fame causata principalmente da violenze e sfollamenti.
NAIROBI – Il Corno d’Africa sta vivendo condizioni di clima secco mai registrate dal 1981, con una grave siccità che, si stima, porterà 13 milioni di persone tra Etiopia, Kenia e Somalia alla fame grave nei primi tre mesi dell’anno. Ѐ l’allarme lanciato oggi dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP).
SANA’A – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) sta aumentando il ivello di assistenza alimentare nei luoghi di maggiore fame in Yemen nello sforzo di prevenire una devastante carestia. Tuttavia, rimane incerta la capacità dell’agenzia di mantenere questo livello di risposta fino alla fine dell’anno a causa delle limitate previsioni di finanziamento.
Bruxelles - Un rapporto presentato oggi congiuntamente dall'Unione Europea, dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e dal World Food Programme (WFP) sottolinea che circa 113 milioni di persone in 53 paesi del mondo hanno vissuto situazioni di insicurezza alimentare acuta nel 2018; nel 2017 erano 124 milioni.
Allarme delle Nazioni Unite: si stima che un bambino su cinque al di sotto dei cinque anni in alcune zone dello Yemen sia gravemente malnutrito e abbia urgente bisogno di cure, con casi di malnutrizione in aumento in tutto il sud del paese.
ROMA/GINEVRA/NEW YORK – Secondo le agenzie delle Nazioni Unite, è urgente una svolta nel flusso di aiuti umanitari a Gaza, con l’aumento del rischio di carestia e del numero di persone esposto ad epidemie di malattie letali. I responsabili del Word Food Programme (WFP), dell’UNICEF e dell’OMS affermano che l'arrivo di un numero sufficiente di rifornimenti a Gaza e la loro distribuzione dipendono dall'apertura di nuove vie d'accesso, dall'autorizzazione di un maggior numero di camion a superare i controlli di frontiera ogni giorno, dalla riduzione delle restrizioni al movimento degli operatori umanitari e dalla garanzia di sicurezza per le persone che accedono e distribuiscono gli aiuti.
ROMA - Il numero di persone che vivono nell’insicurezza alimentare acuta e che hanno urgente bisogno di assistenza per le proprie vite e per i mezzi di sostentamento ha raggiunto, nel 2020, il dato più alto degli ultimi cinque anni nei paesi colpiti di crisi alimentari. Sono i risultati del rapporto annuale pubblicato oggi dal Global Network Against Food Crises (GNAFC), un’alleanza internazionale di agenzie ONU, Unione Europea, agenzie governative e non governative, impegnate insieme a fare fronte a crisi alimentari. Sono i conflitti e gli shock economici – inclusi quelli dovuti al Covid-19 e ad eventi climatici estremi – ad aver spinto almeno 155 milioni di persone nell’insicurezza alimentare acuta nel 2020.
Secondo una valutazione congiunta, oltre due terzi della popolazione dello Yemen ha difficoltà a soddisfare le proprie esigenze alimentari a causa del conflitto
Un nuovo rapporto del WFP, “A lifeline at risk”, rileva che 13,7 milioni di beneficiari degli aiuti alimentari del WFP potrebbero essere spinti verso livelli di fame di emergenza a causa del taglio degli aiuti.
Gli shock economici diventano tra le cause principali delle crisi alimentari, con la guerra in Ucraina che ha contribuito all’insicurezza alimentare e nutrizionale acuta