Siria, Afghanistan, Yemen. Somalia, Sud Sudan, Haiti. L’elenco potrebbe purtroppo continuare. Sono i paesi in cui il World Food Programme è stato costretto a ridurre la sua assistenza vitale per carenza di finanziamenti.
Fondamentale avere dei corridoi sicuri per i rifornimenti e una pausa nelle ostilità per permettere un accesso umanitario sicuro per salvare vite umane, in assenza di segnali di una cessazione del conflitto.
"Questo è il prezzo della guerra che gli innocenti pagano’: la Direttrice Esecutiva del WFP Cindy McCain invoca l'aiuto della comunità internazionale per "chi è ferito e malnutrito",
Raffaella Bellanca, fisica ambientale, racconta la sua esperienza in prima linea con il World Food Programme per garantire a tutti l'accesso all'energia, anche nei contesti più difficili.