L'emergenza umanitaria a Gaza richiede l'impegno di tutti. C'è molto da fare per portare alimentazione salvavita alla popolazione e specialmente ai bambini e alle famiglie più vulnerabili nella Striscia.
Il 96 per cento della popolazione di Gaza vive in una grave insicurezza alimentare, con 2,15 milioni di persone che soffrono di fame a livelli di crisi o peggiori.
Bambini che piangono di fame e muoiono di malnutrizione. Persone che rischiano la vita per raggiungere i convogli di aiuti e sopravvivono nutrendosi di foraggio per animali e zuppa fatta con foglie ed erba.
Il WFP sta lavorando senza sosta, potenziando le sue operazioni in Sudan per raggiungere milioni di persone che vivono nell'incertezza e nella fame a causa dello scoppio delle violenze a metà aprile.
Fare tutto il possibile dal punto di vista umanitario per assistere la popolazione di Gaza. Coordinare gli aiuti. Potenziare l'assistenza umanitaria come e dove possibile. Fare sistema, con vari attori del pubblico e del privato italiani, e con la società civile, per portare cibo e speranza ad una popolazione disperata.
Notizie, video, storie, foto e pubblicazioni per professionisti/e dei media, ricercatori, ricercatrici e chiunque desideri saperne di più sulla fame nel mondo e sul lavoro del World Food Programme per combatterla.
Quando si verificano disastri naturali o causati dall'uomo, gli aiuti alimentari non sono l'unica priorità. Servono urgentemente anche acqua, kit igienici e rifugi d'emergenza: per questo, il World Food Programme lavora fianco a fianco con altre organizzazioni internazionali, fra cui le Agenzie specializzate ONU.
Roma, 05-04-07 (comunicato stampa) - Da oggi il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha uno strumento in più per prevenire e monitorare le grandi catastrofi umanitarie e intervenire nei disastri naturali.
Altri passeggeri che viaggiavano con la delegazione sono stati feriti nel corso dell’attacco.
Le tre vittime sono l’Ambasciatore italiano nella RDC, Luca Attanasio, un funzionario dell’Ambasciata italiana e un autista del WFP.
La delegazione era partita da Goma ed era in viaggio diretta in visita ad un programma di alimentazione scolastica del WFP a Rutshuru quando l’attacco ha avuto luogo.
Il ciclone Idai non solo ha ucciso persone e distrutto mezzi di sussistenza dopo aver devastato il Mozambico la notte del 14 marzo 2019, ma ha anche messo in fuga migliaia di persone, alla ricerca di un luogo sicuro e protetto.