Il rapporto Hunger Hotspots – FAO-WFP early warnings on acute food insecurity pubblicato oggi invoca un'azione umanitaria urgente in 20 "hunger hotspots" dove si prevede un peggioramento della fame acuta da giugno a settembre 2022 - per salvare vite e mezzi di sussistenza e prevenire le carestie.
Il rapporto segnala come la guerra in Ucraina abbia esacerbato il già costante aumento dei pre
Sono questi i risultati del rapporto "Hunger Hotspots - FAO-WFP early warnings on acute food insecurity" - pubblicato oggi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) e dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP).
Il rapporto delle Nazioni Unite chiede un'azione umanitaria urgente per salvare vite e mezzi di sussistenza e prevenire la carestia nei paesi hot
Roma/New York/Ginevra – Lo spettro della fame minaccia oltre 122 milioni di persone in più nel mondo rispetto al 2019, a causa sia della pandemia che del susseguirsi di shock climatici e conflitti, compresa la guerra in Ucraina.
“E' ora il tempo di agire, non possiamo aspettare sei mesi - abbiamo bisogno di finanziamenti adesso così da poter portare i rifornimenti, preposizionarli prima dell'arrivo dell'inverno. Non possiamo voltare le spalle alla popolazione afghana".
Una mappa dei livelli di umidità del suolo – realizzata dall’Osservatorio della Terra della NASA – fa sembrare l’Africa meridionale il polmone di una persona che necessita di cure mediche urgenti.
Il WFP ha già raggiunto più di 400.000 persone con assistenza alimentare nelle province di Balochistan, Khyber Pakhtunkhwa e Sindh e continua ad espandere le sue operazioni a sostegno della risposta guidata dal governo nel paese.
6 giugno 2018, Roma - Le tre agenzie con il mandato di porre fine alla fame e di promuovere lo sviluppo rurale si sono impegnate a rafforzare la loro collaborazione per aiutare i paesi a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con un'attenzione particolare all'Obiettivo numero due: Fame Zero. L'Agenzia delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), il Fondo Internaz
Gaza rischia di precipitare nella carestia a meno che non venga ristabilito urgentemente l'accesso a cibo adeguato, acqua pulita, servizi sanitari e igienico-sanitari.