Haiti ha raggiunto un triste traguardo, con metà della popolazione che ora affronta una fame acuta, inclusi oltre 2 milioni di persone che affrontano la fame a livelli emergenziali.
RIO DE JANEIRO – Secondo l’ultimo rapporto dal titolo “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” (SOFI), pubblicato oggi da cinque agenzie specializzate delle Nazioni Unite, nel 2023 circa 733 milioni di persone hanno sofferto la fame.
Una mappa dei livelli di umidità del suolo – realizzata dall’Osservatorio della Terra della NASA – fa sembrare l’Africa meridionale il polmone di una persona che necessita di cure mediche urgenti.
“In un contesto in cui il livello di fame e malnutrizione è già preoccupante, siamo obbligati a scegliere tra chi ha fame e chi muore di fame, lasciando milioni di famiglie a sé stesse senza sapere come faranno per mangiare”, ha detto Hsiao-Wei Lee, Direttore e Rappresentante del WFP in Afghanistan.
Nicosia, 21-03-07 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) si è felicitato oggi per il crescente sostegno dei dodici nuovi stati membri dell’Unione Europea al raggiungimento del primo Obiettivo di Sviluppo del Millennio: dimezzare fame e povertà entro il 2015.
ROMA – "Ci felicitiamo che il G8 si concentri sulla sicurezza alimentare”, ha detto Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del WFP, la cui sede centrale è a Roma. “L’anno scorso abbiamo imparato la lezione: l’aumento dei prezzi alimentari ha provocato una vasta diffusione della fame con conseguenti proteste per il cibo in oltre 30 paesi.
Il WFP ha iniziato a fornire assistenza alimentare urgente alle persone colpite dal conflitto nello stato del Nilo Blu, in Sudan. Ė la prima volta che l’agenzia distribuisce assistenza alimentare da quando è scoppiato il conflitto, nel settembre del 2011, che ha costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.
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Aggiornamento al 5 giugno (aggiornamenti precedenti: 30 maggio, 22 maggio, 17 maggio)
Con aiuti limitati che entrano dal sud e dal centro di Gaza, il WFP è stato costretto a fornire razioni ridotte alle famiglie – laddove è possibile fornirle – e a dare priorità alla fornitura di pasti caldi, destinati in particolare a più di un m