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Aggiornamenti su Gaza: il WFP chiede accesso mentre il rapporto Hunger Hotspots segnala crisi globali

Il World Food Programme esorta le autorità israeliane a facilitare il flusso di aiuti alle persone in disperato bisogno.
, WFP Staff
People pick up the pieces after an airstrike in the northwest of Rafah. Photo: WFP/Ali Jadallah
Dopo un attacco aereo nel nord ovest di Rafah a maggio. Foto: WFP/Ali Jadallah

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Aggiornamento al 5 giugno (aggiornamenti precedenti: 30 maggio22 maggio, 17 maggio)

Con aiuti limitati che entrano dal sud e dal centro di Gaza, il WFP è stato costretto a fornire razioni ridotte alle famiglie – laddove è possibile fornirle – e a dare priorità alla fornitura di pasti caldi, destinati in particolare a più di un milione di sfollati da Rafah.

Nel frattempo, il rapporto HUNGER HOTSPOTS delle Nazioni Unite, pubblicato congiuntamente dal WFP e dalla FAO, mette in guardia dalle ramificazioni regionali più ampie della crisi, che rischiano di esacerbare i già alti bisogni di sicurezza alimentare in Libano e in Siria.

Chiamata all'azione:

  • Il WFP ha bisogno che le autorità israeliane facilitino il ritiro e la consegna delle forniture umanitarie che entrano dal valico di di Kerem Shalom (Karam Abu Salem).
  • Le organizzazioni umanitarie hanno bisogno di un accesso sicuro e senza ostacoli per raggiungere tutti i civili bisognosi in tutta Gaza.

E' necessario anche che i nostri partner, siano essi agenzie delle Nazioni Unite o altri, possano avere accesso alle persone e potenziare le proprie operazioni.

Internally displaced people in Rafah after an airstrike in late May
Sfollati a Rafah dopo un attacco aereo a fine maggio. Foto: WFP/Ali Jadallah

Esauste per i continui spostamenti, per la fame e per la paura, le persone vogliono disperatamente che la guerra finisca. Il WFP ribadisce l'appello del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres per un cessate il fuoco e per la protezione dello spazio umanitario in modo da poter svolgere il nostro lavoro.

  • A maggio il WFP ha fornito oltre 7,7 milioni di pasti caldi nella zona centrale e meridionale di Gaza e nella città di Gaza attraverso un network di 71 cucine comunitarie. Il WFP sta gradualmente aumentando la capacità delle cucine con cui collabora e finora è stato in grado di servire fino a 430.000 pasti in un giorno.
  • Nella parte centrale e meridionale di Gaza sono in corso distribuzioni limitate di pacchi alimentari che forniscono alle famiglie razioni ridotte. Siamo riusciti a riprendere le distribuzioni alimentari, per quanto limitate, grazie ai nuovi pacchi alimentari ricevuti attraverso il porto e, più recentemente, attraverso Kerem Shalom.

L’incursione israeliana a Rafah sta avendo un impatto devastante sui civili e sulle operazioni umanitarie, compresa la capacità del WFP di operare nel sud.

A vehicle makes its ways out of Rafah packed with belongings
Sfollati da Rafah soffrono per il ridursi dei rifornimenti umanitari. Foto: WFP/Ali Jadallah
  • Le persone in tutta Gaza hanno bisogno di accesso a cibo, acqua pulita, carburante (anche per i camion) e generatori per pompare acqua. Sono urgentemente necessarie anche forniture mediche.
  • L'accesso è migliorato nel nord di Gaza, e le consegne del WFP passano attraverso il valico di Erez occidentale. Ci auguriamo di poter continuare a utilizzare questo percorso in modo sicuro, sostenibile e su vasta scala.
  • Nella città di Gaza e nel nord, il WFP ha iniziato a distribuire pacchi alimentari e farina di grano alle famiglie attraverso i rifugi dell'UNRWA e i partner cooperanti, nei punti di distribuzione e attraverso i negozi. A maggio, il WFP è riuscito a consegnare circa 12.000 tonnellate di assistenza.

Mentre i beni di prima necessità sono disponibili nei mercati nel sud e nel centro di Gaza – nonostante siano fortemente inaccessibili per le persone – la mancanza di beni commerciali che entrano attraverso i valichi settentrionali significa che i mercati nel nord di Gaza sono vuoti o il cibo viene venduto a prezzi astronomici.

Child showing signs of malnutrition in field hospital in Gaza
Un bambino che mostra segni di malnutrizione in un ospedale da campo del Corpo medico internazionale di Gaza, al quale il WFP ha fornito integratori nutrizionali, a marzo. Foto: WFP/Ali Jadallah​​​​

A causa del conflitto in corso, gli operatori mobili e internet locali stanno subendo interruzioni della rete a causa di infrastrutture danneggiate, accesso limitato al carburante e insicurezza che non permette le riparazioni. Ciò rende difficile mantenere la restante rete funzionale. La connettività sta peggiorando man mano che gli sfollati si trasferiscono da Rafah verso le aree settentrionali.

  • Nonostante le molteplici sfide, a maggio il WFP è riuscito a fornire assistenza a oltre un milione di persone a Gaza, anche se con razioni ridotte a causa dei vincoli di accesso e della diminuzione delle scorte alimentari. Per combattere sei mesi di condizioni di quasi fame è necessaria una risposta multisettoriale che affronti i bisogni a breve, medio e lungo termine.
  • Il WFP è sul campo e collabora con i partner per fornire assistenza.
  • Nel nord stiamo distribuendo pacchi alimentari, farina di frumento, pasti caldi e sostenendo i panifici.
  • Nelle zone centrali stiamo dando priorità ai pasti caldi per raggiungere più persone con meno risorse.
  • Nel sud (Rafah), il WFP ha distribuito cibo fino all'esaurimento delle scorte. Con le scorte appena arrivate da Kerem Shalom, speriamo di ricominciare le distribuzioni.
  • A Gaza City operano due panifici; ne è appena stato aperto uno a Jabalia, che fornisce pane nel nord. Dei 17 panifici che collaborano con il WFP a Gaza, solo nove sono attualmente operativi.
  • Il WFP sta lavorando duramente per adattarsi ai cambiamenti sul campo, ma dobbiamo passare dalla risposta ai bisogni immediati e fondamentali a una risposta più sostenibile con un impatto a lungo termine.
  • Nello specifico, vogliamo passare dalla fornitura di cibo in scatola, biscotti e pasti pronti alla possibilità di dare alle persone il potere d’acquisto per scegliere il cibo che desiderano, investendo nei mercati locali, nelle infrastrutture e nei sistemi alimentari, per avere un impatto tangibile sulla salute e la nutrizione delle persone.

 

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