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Aggiornamento al 17 maggio ore 16:00
Il Direttore WFP per la Palestina Matthew Hollingworth:
“E' da una settimana che non possiamo accedere al nostro magazzino a Rafah.
ANKARA/DAMASCO – L’Agenzia ONU World Food Programme ha consegnato assistenza alimentare di cui si aveva urgente necessità a 115.000 persone in Siria e in Turchia nei primi quattro giorni dai devastanti terremoti che hanno colpito la regione, causando migliaia di vittime e lasciando decine di migliaia di persone all’aperto con temperature gelide.
Il World Food Programme (WFP) ha iniziato a fornire cibo a centinaia di migliaia di persone affamate in Sudan e spera di ampliare le sue operazioni a più aree nonostante le enormi sfide per la sicurezza, per gli intensi combattimenti che infuriano in alcune parti del paese.
Dona per aiutare le persone nell'emergenza in Sudan
Il tempo passa e, in un Sudan in cui il conflitto causa
I dati parlano chiaro: se fino a 783 milioni di persone, al mondo, ancora vivono insieme a una compagna indesiderata e indesiderabile, cioè la fame cronica, significa che qualcosa non va. Che più cose non vanno. A cominiciare dai sistemi che ci vedono tutti coinvolti, che lo si voglia o no: i sistemi alimentari.
Il Sudan sta scivolando verso la catastrofe, con condizioni di carestia registrate nel campo per sfollat di Zamzam vicino alla città di El Fasher, devastata dal conflitto, nel Darfur settentrionale.
Il ciclone ha colpito il paese dell'Africa australe proprio mentre la stagione delle piogge volgeva al termine, con diversi fiumi e corpi d’acqua che erano già ad alti livelli e che hanno provocato gravi inondazioni.
La piccola Bassma Mofeed si ammalò quando aveva solo pochi mesi, con febbre alta e problemi alla bocca. Sua madre, Hana Abdullah, le faceva degli impacchi freddi, cercando di darle sollievo.
Non aveva molti altri mezzi per aiutare la figlia.
A te non costa nulla,a loro salva la vita!
Aiutaci a realizzare un mondo a Fame Zero, dove nessuno debba più soffrire la fame! Basta la tua firma e inserire il codice fiscale:
97359450588
Qualsiasi perdita di vite umane nel servizio umanitario è inaccettabile e chiedo misure immediate per garantire la sicurezza di coloro che rimangono sul campo. Gli operatori umanitari lavorano nella piena neutralità e non dovrebbero mai essere un obiettivo.
Le minacce alle nostre squadre rendono impossibile operare in modo sicuro ed efficace nel paese e svolgere il nostro importante lavoro.