ROMA – I capi dell’Unione Africana (AU) e del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) hanno accolto con piacere l’istituzione della prima Giornata dell’Africa per i Pasti Scolastici, a sottolineare il riconoscimento dell’Unione Africana dei pasti scolastici come la misura di protezione sociale più usata nel mondo con un ruolo essenziale nell&rsqu
“L’impatto di questo conflitto abbraccia tre paesi – Sudan, Sud Sudan e Ciad – e ha creato la più grande crisi di sfollamento del mondo. È passato quasi un anno dall’inizio della guerra e non ci sono segnali di un rallentamento del numero di famiglie che fuggono attraversando i confini.
Il nostro lavoro in oltre 120 paesi e territori comprende un'ampia gamma di attività per salvare e migliorare vite, con l'obiettivo finale di un mondo a fame zero.
La situazione è particolarmente preoccupante nelle aree in conflitto del Bacino del Lago Ciad e regione Liptako-Gourma (Burkina Faso, Mali e Niger), dove 25.500 persone sperimenteranno la fame catastrofica (fase 5) durante la stagione di magra di giugno-agosto 2023.
ROMA - Mercoledì 29 marzo 2017, nell’elegante cornice di Palazzo Rospigliosi di Roma si è svolta la cena di Gala, presentata da Cristina Chiabotto e organizzata dalla società di comunicazione Ital Communications con l’obiettivo di promuovere il World Food Programme (WFP) Italia, la Onlus che opera per contribuire a far conoscere in Italia il lavoro del WFP nel mondo.Da sinistra: Attili
Oggi, 42,3 milioni di persone in tutto il mondo sono sull’orlo della carestia. Tutti insieme, conflitti, cambiamenti climatici e instabilità economica globale creano crisi alimentari nei paesi di tutto il mondo.
La situazione in Sudan è disastrosa. Nonostante gli sforzi del WFP per fornire assistenza alimentare a milioni di persone in tutto il paese dallo scoppio della guerra, quasi 18 milioni di persone stanno attualmente affrontando la fame acuta (livello IPC3+).
Il WFP ha ripetutamente messo in guardia su un’imminente catastrofe alimentare in Sudan.
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Aggiornamento al 17 maggio ore 16:00
Il Direttore WFP per la Palestina Matthew Hollingworth:
“E' da una settimana che non possiamo accedere al nostro magazzino a Rafah.
Il contributo italiano aiuterà il WFP a rispondere ai bisogni alimentari di base di oltre 55.000 sfollati così come delle famiglie ospitanti per tre mesi.