ROMA – La combinazione della crisi economica e di quella dei prezzi del cibo ha creato un numero record di affamati - oltre un miliardo di persone sono malnutrite secondo le stime della FAO.Quasi la totalità delle persone malnutrite vive nei paesi in via di sviluppo.
ROMA – Chi possiede uno smartphone può ora aiutare a sfamare i bambini rifugiati siriani grazie all’applicazione ShareTheMeal, sviluppata dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) e lanciata oggi nel mondo. Per farlo basterà un semplice tocco sul proprio telefono cellulare.Si potrà fare del bene in qualsiasi momento e ovunque si sia.
Lo stabilisce l’agenda del G20, quest’anno a presidenza italiana, che ha previsto un incontro allargato dei Ministri degli Esteri e dello Sviluppo sui temi della logistica nelle situazioni di emergenza umanitaria.
Il cortile della prefettura di Cinkanssé, nella regione di Savanes nel nord del Togo, brulica di gente in una mattina di sole mentre una voce stridente, amplificata dagli altoparlanti, chiama il nome di Youlka Yayeti.
Lei tira un sospiro di sollievo. Con la sua carta d'identità e le tessere annonarie in mano, si affretta al centro del WFP dove si distribuiscono i trasferimenti di contante.
“Circa la metà della popolazione yemenita affronta gravi carenze di cibo, con milioni di persone a un passo dalla carestia. Non sono numeri, sono persone reali. È una situazione che spezza il cuore”, ha detto Beasley. “Condizioni simili alla carestia stanno emergendo in tutto lo Yemen e la risposta è semplice. Esiste un vaccino e si chiama cibo.
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Martedì 24 ottobre
È già il diciottesimo giorno di questa brutale guerra che ha strappato via la vita che amiamo. Vorrei poter dire che io e la mia famiglia ce l'abbiamo fatta fino ad adesso, ma è davvero così, con i nostri cari che sono stati uccisi?
Sono passati diciotto giorni, ma sembrano diciotto anni.