Un’altra alba si affaccia sulla catena di montagne brulle e polverose che circondano Kabul e la mia mente è già in fibrillazione. Gli eventi dei giorni passati, da quando i talebani hanno preso il controllo della capitale, continuano a riaffacciarsi alla memoria – i colpi di arma da fuoco, l’angoscia dei nostri colleghi afghani.
I Governi sono i principali partner del WFP. L'Agenzia consulta le Autorità nazionali e locali in ogni fase del processo di pianificazione delle sue operazioni.
Senza la possibilità di produrre o importare cibo, l'intera popolazione di Gaza dipende dagli aiuti per sopravvivere. Ma gli aiuti umanitari da soli non possono soddisfare i bisogni essenziali della popolazione di Gaza.
Oltre 800.000 persone in Sud Sudan sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa del conflitto scoppiato il 15 dicembre 2013. Tra queste, 68.000 persone hanno trovato rifugio nelle basi di peacekeeping delle Nazioni Unite e altri 254.000 rifugiati hanno attraversato le frontiere dei paesi vicini in cerca di cibo e riparo.
Il cortile della prefettura di Cinkanssé, nella regione di Savanes nel nord del Togo, brulica di gente in una mattina di sole mentre una voce stridente, amplificata dagli altoparlanti, chiama il nome di Youlka Yayeti.
Lei tira un sospiro di sollievo. Con la sua carta d'identità e le tessere annonarie in mano, si affretta al centro del WFP dove si distribuiscono i trasferimenti di contante.
Il World Food Programme è orgoglioso di lavorare con oltre 1.000 Organizzazioni non governative (ONG) in tutto il mondo, dai piccoli gruppi di base alle grandi agenzie umanitarie internazionali.
Quasi un decennio di conflitto in Yemen ha creato una delle più gravi crisi umanitarie, con la minaccia della carestia sempre presente. La risposta di emergenza del World Food Programme è anche tra le più grandi, con oltre 15 milioni di persone raggiunte nel 2023.