Parlando al Parlamento europeo, dove ha anche inaugurato la mostra fotografica Pasto in famiglia – Cosa ci unisce?, un’ iniziativa congiunta del WFP e dell’Unione Europea, Cousin ha elogiato la capacità dei fotografi di sottolineare l’importanza del cibo e della nutrizione nella vita di tutti i giorni e il ruolo che le famiglie svolgono nel raggiungimento dell’obietti
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Il WFP, insieme ai partner umanitari, sta effettuando verifiche sui danni causati dal terremoto e sui bisogni delle famiglie colpite. I remoti distretti di Giyan e Barmal, nella provincia di Paktika e Spera, nella provincia di Khost sono tra le aree più colpite. A Barmal, oltre il 70 per cento delle case è stato completamente distrutto.
“Abbiamo già perso le nostre case a Khartoum, e assistito con i nostri occhi alla distruzione delle nostre vite. Adesso siamo costretti a fuggire ancora una volta, lasciandoci dietro quel poco che ci era rimasto. Centinaia di migliaia di persone fuggono a piedi, senza nessun posto dove andare.
Immagini video disponibili qui.
“È necessario che il WFP riceva il permesso di portare questo cibo a Gaza per la distribuzione immediata. E non solo una volta. Abbiamo bisogno di un accesso duraturo. La situazione è catastrofica e le nostre scorte all’interno di Gaza si stanno esaurendo.
Il World Food Programme ha 310 tonnellate di cibo al confine di Gaza, pronte per essere spedite ai palestinesi che ne hanno disperato bisogno, non appena sarà garantito l’accesso umanitario.
Il cibo del WFP ad Al Arish, in Egitto, potrebbe nutrire 244.000 persone per una settimana, se al personale WFP fosse garantito un accesso a Gaza senza ostacoli e sicuro.
L'ambiente operativo in Sudan è senza dubbio il più impegnativo che abbia mai vissuto nei miei 30 anni di carriera come operatore umanitario.
Ciò a cui ho assistito personalmente dall'inizio del conflitto il 15 aprile e le storie che sento, soprattutto dalla regione del Darfur, sono strazianti.
Non rimane molto tempo per le famiglie che faticano a sopravvivere: la Somalia è a rischio carestia, in Kenia mezzo milione di persone è a un passo da livelli catastrofici di fame e in Etiopia i tassi di malnutrizione sono ben al di sopra delle soglie di emergenza.
"Sappiamo dall'esperienza passata che è vitale agire in anticipo se si vuole evitare una catastrofe umanitaria, tuttavia fino ad og
ADDIS-ABEBA – Al termine del loro viaggio di quattro giorni per visitare l’Etiopia, che ha compreso anche la Regione dei Somali colpita dalla siccità, i capi delle agenzie del polo agroalimentare delle Nazioni Unite hanno fatto un appello congiunto affinchè si investi maggiormente in attività a lungo termine in grado di migliorare la resilienza della popolazione alla siccità e alle con
Affamati, assetati e deboli, sempre più abitanti di Gaza si ammalano, secondo un rapporto pubblicato questa settimana.
Secondo l’analisi del Global Nutrition Cluster, almeno il 90 per cento dei bambini di età inferiore ai cinque anni sono affetti da una o più malattie infettive, e il 70 per cento ha sofferto di diarrea nelle ultime due settimane.
“Un cessate il fuoco umanitario immediato