A Brindisi opera la Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) gestita dal WFP e da cui partono i primi soccorsi di emergenza in grado di raggiungere le aree di crisi nell'arco di 24/48 ore.
L'ambiente operativo in Sudan è senza dubbio il più impegnativo che abbia mai vissuto nei miei 30 anni di carriera come operatore umanitario.
Ciò a cui ho assistito personalmente dall'inizio del conflitto il 15 aprile e le storie che sento, soprattutto dalla regione del Darfur, sono strazianti.
Haiti ha raggiunto un triste traguardo, con metà della popolazione che ora affronta una fame acuta, inclusi oltre 2 milioni di persone che affrontano la fame a livelli emergenziali.
Il World Food Programme (WFP) lavora in oltre 120 paesi e territori. Portiamo assistenza salvavita nelle emergenze e sosteniamo mezzi di sussistenza sostenibili e resilienti per raggiungere un mondo a fame zero.
Nei prossimi tre mesi, il WFP prevede di fornire cibo a 1,4 milioni di persone con urgente bisogno di assistenza, per un costo di 116,5 milioni di dollari.
In stretto coordinamento con il Ministero dell’Istruzione e dell’Istruzione superiore (MEHE), Il programma è stato lanciato nel 2016 per promuovere la salute, l’apprendimento e l’accesso all’istruzione degli studenti.
ROMA – L’insicurezza alimentare acuta è destinata ad aumentare in ampiezza e gravità in 18 “punti caldi” della fame, secondo un nuovo rapporto di allerta precoce delle Nazioni Unite pubblicato oggi. Il rapporto sottolinea l’urgente bisogno di assistenza per prevenire la carestia a Gaza e in Sudan, e l’ulteriore peggioramento della devastante crisi alimentare ad Haiti, in Mali e in Sud Sudan.
In conformità con la policy del team umanitario in Ucraina, il WFP dà priorità all’uso dell’assistenza in denaro per sostenere gli ucraini colpiti dalla guerra.
Comunicato stampa congiunto FAO/UNICEF/WFP
ROMA/NEW YORK – Le nuove allarmanti proiezioni sulla sicurezza alimentare per il Sudan pubblicate oggi mostrano che il paese sta affrontando una devastante catastrofe alimentare su una scala mai vista dai tempi della crisi del Darfur nei primi anni 2000, avvertono i capi di tre agenzie delle Nazioni Unite.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’