‘Gli attacchi agli operatori umanitari devono cessare’, Eddie Rowe, Direttore WFP in Sudan
Storia | 21 Agosto 2023
Emergenze
La guerra in Sudan rischia di innescare la più grande crisi alimentare del mondo. È necessario un cessate il fuoco immediato per evitare un collasso completo del Sudan e un’ulteriore destabilizzazione regionale, con milioni di persone che cercano rifugio nei paesi vicini.
Sono 18 milioni di persone soffrono la fame acuta in Sudan. Di questi, quasi 5 milioni si trovano a livelli emergenziali di fame. Si tratta del numero più alto mai registrato durante la stagione del raccolto.
Circa il 90 per cento delle persone in emergenza si trova in aree in cui l’accesso è estremamente limitato a causa di pesanti combattimenti e restrizioni. Senza assistenza, il rischio che precipitino a livelli catastrofici è elevato. Chiediamo urgentemente alle parti in conflitto di garantire un accesso illimitato alle comunità colpite dalla crisi. Abbiamo bisogno di corridoi umanitari transfrontalieri e di libertà di movimento attraverso le linee di conflitto.
I fattori alla base dell’insicurezza alimentare includono l’intensificarsi dei conflitti e la crescente violenza tra le comunità, una crisi economica, l’impennata dei prezzi di cibo, del carburante e dei beni essenziali e una produzione agricola inferiore alla media.
Il Sudan si trova inoltre ad affrontare la peggiore crisi di sfollati al mondo: 8,5 milioni di persone sono sfollate interne dallo scorso aprile e quasi 2 milioni sono fuggite nei paesi circostanti, principalmente Ciad e Sud Sudan.
Il WFP ha sostenuto 8 milioni di persone in Sudan nel 2023. Tuttavia, la carenza di finanziamenti sta riducendo il numero di persone che possiamo assistere.