Roma, 27 dicembre 2006 - Nel periodo dell'anno in cui la generosità si fa più sentire, ci sono buone notizie per i bambini che soffrono la fame nel mondo.
Il forte allarme del Rapporto globale sulle Crisi Alimentari rivela come i conflitti, o gli shock economici che sono spesso correlati al Covid-19 e ad eventi climatici estremi, stiano continuando a spingere milioni di persone nell’insicurezza alimentare acuta.
Principali punti del rapporto:
Nel 2020, almeno 155 milioni di persone hanno vissuto nell’insicurezza alimentare acuta a livelli di “
Il peggioramento della crisi climatica ha portato all’irregolarità dei modelli meteorologici, che sono diventati la norma in tutto il paese. Le precipitazioni insolitamente elevate hanno fatto seguito a un inverno secco che ha indurito il terreno impedendo l’assorbimento della pioggia e causando, all’inizio di questo mese, massicce inondazioni.
Gli impatti climatici estremi come siccità, ondate di calore e inondazioni sono una delle principali cause della fame, distruggendo raccolti e terreni agricoli, decimando mezzi di sussistenza e devastando comunità già vulnerabili.
ERBIL – “L’accesso ai civili nelle zone riconquistate è sempre più difficile, specialmente dove continuano i combattimenti”, ha detto Sally Haydock, Direttrice WFP in Iraq.
Roma - “Le donazioni degli individui stanno acquistando un ruolo sempre più importante nella raccolta di fondi contro la fame e WeFeedback è un nuovo e coraggioso contesto di filantropia”, ha detto Nancy Roman, Direttrice Comunicazione, Public Policy e Rapporti con il Settore Privato del WFP.
RIO DE JANEIRO – Secondo l’ultimo rapporto dal titolo “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” (SOFI), pubblicato oggi da cinque agenzie specializzate delle Nazioni Unite, nel 2023 circa 733 milioni di persone hanno sofferto la fame.