Roma, 27 dicembre 2006 - Nel periodo dell'anno in cui la generosità si fa più sentire, ci sono buone notizie per i bambini che soffrono la fame nel mondo.
Un’altra alba si affaccia sulla catena di montagne brulle e polverose che circondano Kabul e la mia mente è già in fibrillazione. Gli eventi dei giorni passati, da quando i talebani hanno preso il controllo della capitale, continuano a riaffacciarsi alla memoria – i colpi di arma da fuoco, l’angoscia dei nostri colleghi afghani.
Il mondo sta affrontando una crisi della fame di proporzioni storiche. Ѐ un momento critico; sono, infatti, fino a 50 milioni le persone in 45 paesi che si trovano sull'orlo della carestia.
Ѐ necessario soddisfare i bisogni immediati su larga scala, sostenendo allo stesso tempo programmi di costruzione della resilienza a lungo termine.
Il World Food Programme ha 310 tonnellate di cibo al confine di Gaza, pronte per essere spedite ai palestinesi che ne hanno disperato bisogno, non appena sarà garantito l’accesso umanitario.
Il cibo del WFP ad Al Arish, in Egitto, potrebbe nutrire 244.000 persone per una settimana, se al personale WFP fosse garantito un accesso a Gaza senza ostacoli e sicuro.
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“Grazie alla pausa, le nostre squadre sono entrate in azione, andando in zone a lungo irraggiungibili. Abbiamo visto una catastrofe.