Roma, 31-05-05 (comunicato stampa) - A sei settimane dal lancio, il videogioco che pochi immaginavano potesse essere un grande successo, ha mostrato al mercato internazionale che un gioco sulla fame, non violento, educativo, può piacere ai ragazzini.
AMMAN/SANA’A – Il protrarsi della violenza in Yemen sta peggiorando una delle più gravi situazioni di crisi e di fame al mondo, con quasi 7 milioni di persone che non sanno dove troveranno il loro prossimo pasto e che hanno un disperato bisogno di assistenza.
A te non costa nulla,a loro salva la vita!
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In stretto coordinamento con il Ministero dell’Istruzione e dell’Istruzione superiore (MEHE), Il programma è stato lanciato nel 2016 per promuovere la salute, l’apprendimento e l’accesso all’istruzione degli studenti.
MOGADISCIO – A causa della siccità devastante che sta duramente colpendo la Somalia, le agenzie ONU UNICEF e World Food Programme (WFP) lanciano l’allarme che solo con un rafforzamento massiccio e immediato dell’assistenza umanitaria si potrà evitare al paese di precipitare in un’altra catastrofe.La siccità con cui si confrontano le regioni settentrionali da un anno s
ROMA – Con oltre otto milioni di persone la cui sopravvivenza in Yemen dipende dall'assistenza alimentare, il destino di coloro che sono stati coinvolti nel lungo conflitto è ora nelle mani di un esiguo numero di governi donatori.
“Questa è sofferenza umana nella sua forma peggiore. Ho detto ai nostri partner sanitari, ‘ditemi cos’altro possiamo fare, come possiamo aiutarvi meglio’. Al WFP, stiamo cambiando i nostri metodi per stare al passo con questa grande sfida.
Rispondere in modo efficiente alle emergenze, salvare vite messe in pericolo dalla fame e riuscire a raggiungere Fame Zero entro il 2030 richiede uno sforzo coordinato da parte di vari partner: agenzie umanitarie, Governi e operatori del settore privato, ciascuno con i suoi unici expertise e know-how.
Un'ulteriore accelerazione del conflitto negli ultimi due giorni ha sottolineato la necessità di una risposta umanitaria immediata. Migliaia di persone sono sfollate, peggiorando la fragilità di una popolazione gravata da crisi su crisi.Il WFP, che è stato sul campo per fornire assistenza sin dal primo giorno della crisi, ha finora raggiunto più di 66.000 persone nei rifugi in tutto il paese.