ROMA – L’insicurezza alimentare acuta è destinata ad aumentare in ampiezza e gravità in 18 “punti caldi” della fame, secondo un nuovo rapporto di allerta precoce delle Nazioni Unite pubblicato oggi. Il rapporto sottolinea l’urgente bisogno di assistenza per prevenire la carestia a Gaza e in Sudan, e l’ulteriore peggioramento della devastante crisi alimentare ad Haiti, in Mali e in Sud Sudan.
L'evento, co-organizzato da FAO, IFAD e WFP, focalizzerà l'attenzione globale sul ruolo vitale che l’empowerment di coltivatrici, imprenditrici e leader deve giocare così che le le donne possano contribuire in condizioni di parità alla ripresa dalla pandemia di Covid-19 e nella creazione di condizioni che servano ad eliminare la povertà, aumentare la produttività e migliorare la sicurezza al
Affamati, assetati e deboli, sempre più abitanti di Gaza si ammalano, secondo un rapporto pubblicato questa settimana.
Secondo l’analisi del Global Nutrition Cluster, almeno il 90 per cento dei bambini di età inferiore ai cinque anni sono affetti da una o più malattie infettive, e il 70 per cento ha sofferto di diarrea nelle ultime due settimane.
“Un cessate il fuoco umanitario immediato
Il WFP ha inviato la prima fornitura di assistenza alimentare in Libia in seguito alle devastanti inondazioni che hanno ucciso migliaia di persone e causato più di 10.000 feriti o dispersi.
Nei prossimi giorni, il WFP prevede di raggiungere oltre 5.000 famiglie le cui vite sono state sconvolte quando due dighe vicino alla città portuale di Derna sono crollate dopo essere state colpite dall'
Circa 12,1 milioni di persone, oltre il 50 per cento della popolazione, sono attualmente in condizioni di insicurezza alimentare mentre rischiano di precipitarvi altri 2,9 milioni di persone.
I prezzi del cibo sono alle stelle e molti paesi nella regione stanno affrontando drammatici deficit di bilancio, alti livelli di debito pubblico, svalutazione monetaria e pericolosi livelli di inflazione.
In cinque paesi della regione l'inflazione alimentare ha superato il 60 per cento solo quest'anno, con il Libano e la Siria rispettivamente al 138 per cento e al 105 per cento.
Il Premio Nobel per la Pace riconosce al WFP “il suo impegno nella lotta alla fame, il suo contributo al miglioramento delle condizioni di pace nelle aree colpite da conflitti e il suo ruolo di forza trainante negli sforzi per prevenire l’uso della fame come arma di guerra e conflitto”.
A te non costa nulla,a loro salva la vita!
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