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Il contante della speranza

, Emanuela Cutelli

Bastano 81 dollari al mese a fare la differenza nella vita di una famiglia? In alcuni casi bastano. Come nella Repubblica Democratica del Congo, l’immenso paese africano dove si registra il più alto numero al mondo di persone nell’insicurezza alimentare: sono 26 milioni, mentre si contano oltre 5 milioni di sfollati.

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Persone attendono la distribuzione di assistenza alimentare del WFP nel North Kivu, Repubblica Democratica del Congo. Foto: WFP/Michael Castofas

Il conflitto segna da anni questo bellissimo e difficilissimo paese, e segna le vite dei suoi abitanti che lottano ogni giorno per riuscire a mettere un pasto sulla tavola. Come Marie Jeanne, prima una agricoltrice nella provincia di Equateur, ora sfollata nel campo di Kibabi, nella provincia del North Kivu, insieme ad altre 2.000 persone. Marie Jeanne si ritiene però fortunata, perché almeno lei e la sua famiglia sono riusciti a fuggire. E a rimanere vivi. “Non tutti sono stati così fortunati. Se sei ancora vivo, c’è speranza” dice Marie Jeanne.

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Grazie ai contanti che ha ricevuto dal WFP, Marie Jeanne ora riesce ad allevare anche qualche capo di bestiame. Foto: WFP/Michael Castofas

Il World Food Programme fornisce l’equivalente di 81 dollari al mese a famiglia a 26.000 persone nel distretto di Katoyi, inclusa la famiglia di Marie Jeanne. Con questo denaro, le persone comprano cibo ma riescono anche a mettere da parte qualcosa per aprire piccole attività o allevare qualche capo di bestiame. Attività fondamentali per la costruzione di mezzi di sostentamento, perché servono a consolidare un’idea di futuro da cui dipende la sicurezza alimentare a lungo termine.

Con il sostegno dell’Unione Europea, il WFP ha raggiunto quest’anno oltre un milione di persone con assistenza in contanti nella Repubblica Democratica del Congo, aiutando anche a rispondere ai bisogni nei settori della salute e dell’istruzione. I trasferimenti di contante rappresentano oltre un terzo di tutta l’assistenza che il WFP fornisce nelle sue operazioni globali: nel 2021, si è trattato di 2,3 miliardi di dollari in 69 paesi.

Da non sottovalutare, inoltre, l’impatto che questo tipo di assistenza ha sulla vita delle donne, aiutandole ad emanciparsi ed essere più indipendenti dal punto di vista economico. Nel mondo, oltre 1,7 miliardi di persone non hanno accesso a servizi finanziari, e la maggior parte di loro sono donne. Secondo stime del Fondo Monetario Internazionale, la parità economica farebbe aumentare il PIL globale del 27 per cento. Dare contanti alle donne, dunque, riduce la povertà. E meno povertà significa meno fame. Come per la famiglia di Marie Jeanne. 

 

Storia pubblicata su The Map Report.

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