ROMA – L’insicurezza alimentare acuta è destinata ad aumentare in ampiezza e gravità in 18 “punti caldi” della fame, secondo un nuovo rapporto di allerta precoce delle Nazioni Unite pubblicato oggi. Il rapporto sottolinea l’urgente bisogno di assistenza per prevenire la carestia a Gaza e in Sudan, e l’ulteriore peggioramento della devastante crisi alimentare ad Haiti, in Mali e in Sud Sudan.
La siccità si vede bene dall’alto. Fiumi e affluenti si allungano sul territorio somalo, ma sono senza acqua, grigi, il loro letto pieno di crepe, riarsi dal sole. Siamo nella stagione delle piogge, ma senza piogge.
In Ucraina, quello che colpisce di più è l'entità delle cose: l'entità della sfida, della minaccia, del paese stesso.
"Ogni mese, passiamo giorni interi a muoverci per il paese", dice Matthew Hollingworth, Rappresentante e Direttore WFP in Ucraina. “In senso letterale. Giorni di viaggio, on the road.
Più del 90 per cento delle forniture sono state destinate alla Repubblica Centrafricana, al Sud Sudan e alla Siria, dove il conflitto ha causato milioni di sfollati e tagliato fuori intere comunità.
Se la sicurezza negli accessi viene garantita, c''è ancora tempo per consegnare rifornimenti alimentari via terra, risparmiando notevolmente nella catena dei trasporti.