La guerra a Gaza due anni dopo: migliora l'accesso umanitario ma persiste la fame acuta
Storia | 6 Ottobre 2025
Emergenza
Il conflitto incessante, il collasso dei servizi essenziali e le gravi limitazioni nella consegna e distribuzione degli aiuti umanitari hanno generato condizioni disperate in tutta la Striscia di Gaza.
La carestia è stata confermata nel governatorato di Gaza nell’agosto 2025 e, secondo la Classificazione Integrata delle Fasi di Sicurezza Alimentare (IPC), si prevede che si estenda ai governatorati di Deir al-Balah e Khan Younis.
Oltre mezzo milione di persone nella Striscia di Gaza stanno affrontando condizioni catastrofiche (Fase 5 IPC), caratterizzate da fame, miseria e morte. Altre 1 milione di persone si trovano in una situazione di insicurezza alimentare d’emergenza.
La malnutrizione acuta è destinata a peggiorare rapidamente, con almeno 132.000 bambini sotto i 5 anni a rischio di morte fino a giugno 2026. Questo numero è raddoppiato rispetto alle stime IPC di maggio 2025.
Un cessate il fuoco apre la strada alle agenzie umanitarie per raggiungere le popolazioni vulnerabili precedentemente isolate dagli aiuti salvavita.
Il World Food Programme (WFP) ha iniziato a intensificare le operazioni e punta a nutrire fino a 1,6 milioni di persone nei prossimi tre mesi.
Per operare su larga scala, il WFP necessita di un uso rapido ed efficiente di tutti i punti di accesso, di un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli, della riabilitazione delle infrastrutture vitali e dei magazzini, e di protocolli di autorizzazione più rapidi.
Facciamo appello a tutte le parti coinvolte e alla comunità internazionale affinché garantiscano la consegna immediata e sicura di cibo salvavita.