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All'inizio di questo mese, un rapporto della Classificazione integrata della fase di sicurezza alimentare (IPC) aveva già avvertito che entro novembre oltre il 90 per cento della popolazione di Gaza avrebbe affrontato una grave insicurezza alimentare.

Qui il trailer del documentario. Qui il link al documentario su RaiPlay. Ad animare il racconto sono gli operatori e le operatrici che tessono da anni il filo delle complesse operazioni logistiche di preparazione e risposta alle emergenze umanitarie.  “Brindisi per la Nazioni Unite, Brindisi per il World Food Programme, in particolare, rappresenta un aspetto estremamente importante

Qualsiasi perdita di vite umane nel servizio umanitario è inaccettabile e chiedo misure immediate per garantire la sicurezza di coloro che rimangono sul campo. Gli operatori umanitari lavorano nella piena neutralità e non dovrebbero mai essere un obiettivo. Le minacce alle nostre squadre rendono impossibile operare in modo sicuro ed efficace nel paese e svolgere il nostro importante lavoro.

  Nel 2024 è aumentato il numero di inondazioni nelle aree dove il WFP interviene, con almeno 21 paesi che stanno già affrontando inondazioni significative mentre altre ne sono previste. Le inondazioni aggravano le crisi in corso e minacciano la sicurezza alimentare, rallentando anche gli sforzi per fornire soccorsi essenziali.

Gli impatti climatici estremi come siccità, ondate di calore e inondazioni sono una delle principali cause della fame, distruggendo raccolti e terreni agricoli, decimando mezzi di sussistenza e devastando comunità già vulnerabili.

ROMA – Con l’insicurezza alimentare nei paesi colpiti da conflitti che continua a peggiorare, rimane di fondamentale importanza continuare gli sforzi umanitari per fornire soccorso alimentare e sostegno ai mezzi di sussistenza.

Carl Skau è Vicedirettore Esecutivo e Direttore Operativo del WFP. In questo ruolo, Skau è alla guida del coordinamento generale dell'organizzazione, della direzione strategica, la diplomazia umanitaria e del supporto alle operazioni sul campo. Sostiene inoltre gli sforzi dell'organizzazione per massimizzare le partnership e la collaborazione del WFP con le altre agenzie.

Il World Food Programme si sta preparando a rispondere al terremoto che ha colpito l'est dell'Afghanistan nelle prime ore di mercoledì 22 giugno, a 27 miglia dalla città di Khost, vicino al confine con il Pakistan.  Si riportano centinaia di vittime, e sono in corso missioni di soccorso per aiutare quanti sono rimasti intrappolati tra le macerie.  Secondo i rapporti,