Notizie, video, storie, foto e pubblicazioni per professionisti/e dei media, ricercatori, ricercatrici e chiunque desideri saperne di più sulla fame nel mondo e sul lavoro del World Food Programme per combatterla.
Uno degli angoli della regione africana del Sahel sta cercando di salvaguardare la propria resilienza mentre si intensifica la risposta alle emergenze
"Quando siamo arrivati, non sapevamo dove andare a dormire, ed è per questo che il capo villaggio ci ha permesso di rimanere", dice Tasseré Sawadogo.
Il WFP non dispone di mezzi di finanziamento propri, quindi tutte le donazioni in denaro o in natura devono essere accompagnate dal denaro necessario per trasportare, gestire e monitorare l'assistenza alimentare del WFP. Le fonti di finanziamento del WFP sono:
Governi
L’incidente ha coinvolto un gruppo di sette persone che viaggiavano in due auto del World Food Programme sulla strada da Goma a Rutshuru nell’est della Repubblica Democratica del Congo dove era prevista una visita a un programma di alimentazione scolastica del WFP.
Il gruppo comprendeva cinque dipendenti del World Food Programme che stavano accompagnando l’Ambasciatore italiano in Congo Luca
I Governi sono i principali partner del WFP. L'Agenzia consulta le Autorità nazionali e locali in ogni fase del processo di pianificazione delle sue operazioni.
Quando si verificano disastri naturali o causati dall'uomo, gli aiuti alimentari non sono l'unica priorità. Servono urgentemente anche acqua, kit igienici e rifugi d'emergenza: per questo, il World Food Programme lavora fianco a fianco con altre organizzazioni internazionali, fra cui le Agenzie specializzate ONU.
Per arrivare a Fame Zero e mettere fine all'insicurezza alimentare che segna le vite di oltre 800 milioni di persone in tutto il mondo serve il lavoro di molti.
Dati principali
Sono donne oltre il 60 per cento degli affamati cronici nel mondo – circa 580 milioni di persone;
Nel 2008, l’82 per cento dei beneficiari del WFP sono stati donne e bambini;
Madri istruite hanno famiglie più sane.
Rispondere in modo efficiente alle emergenze, salvare vite messe in pericolo dalla fame e riuscire a raggiungere Fame Zero entro il 2030 richiede uno sforzo coordinato da parte di vari partner: agenzie umanitarie, Governi e operatori del settore privato, ciascuno con i suoi unici expertise e know-how.