Due convogli hanno attraversato il confine dal Ciad al Darfur alla fine di marzo, trasportando cibo e assistenza nutrizionale per circa 250.000 persone che soffrono la fame acuta nel Darfur settentrionale, occidentale e centrale.
In un mondo alle prese con un cocktail micidiale di conflitti, stravolgimenti climatici, pandemia di Covid-19 e aumento vertiginoso dei costi di carburanti e beni alimentari, le derrate stanno infatti diminuendo a causa dell’esaurirsi delle risorse a disposizione delle agenzie umanitarie.
Nonostante gli sforzi volti a ottimizzare le risorse sulla base delle priorità, che significa dare pr
Il nostro lavoro in oltre 120 paesi e territori comprende un'ampia gamma di attività per salvare e migliorare vite, con l'obiettivo finale di un mondo a fame zero.
Il 96 per cento della popolazione di Gaza vive in una grave insicurezza alimentare, con 2,15 milioni di persone che soffrono di fame a livelli di crisi o peggiori. Quasi mezzo milione di persone versano in condizioni catastrofiche.
L'emergenza umanitaria a Gaza richiede l'impegno di tutti. C'è molto da fare per portare alimentazione salvavita alla popolazione e specialmente ai bambini e alle famiglie più vulnerabili nella Striscia.
Il 96 per cento della popolazione di Gaza vive in una grave insicurezza alimentare, con 2,15 milioni di persone che soffrono di fame a livelli di crisi o peggiori.
I prezzi del cibo sono alle stelle e molti paesi nella regione stanno affrontando drammatici deficit di bilancio, alti livelli di debito pubblico, svalutazione monetaria e pericolosi livelli di inflazione.
In cinque paesi della regione l'inflazione alimentare ha superato il 60 per cento solo quest'anno, con il Libano e la Siria rispettivamente al 138 per cento e al 105 per cento.