NEW YORK –
Vorrei davvero avere buone notizie. Sembra di ripetere quello che abbiamo detto nel 2018 e 2019. Ci tengo ad essere chiaro e diretto sulla situazione perché voglio che nessuno lasci questa assemblea oggi con il dubbio sull’entità del disastro umanitario che abbiamo di fronte in Yemen.
E’ iniziato il conto alla rovescia per una catastrofe in Yemen.
Circa 345 milioni di persone stanno attualmente vivendo alti livelli di insicurezza alimentare, secondo i dati del WFP, con un aumento di quasi 200 milioni dall'inizio del 2020. Di questi, 43 milioni sono a un passo dalla carestia.
Il nostro lavoro in oltre 120 paesi e territori comprende un'ampia gamma di attività per salvare e migliorare vite, con l'obiettivo finale di un mondo a fame zero.
I prezzi del cibo sono alle stelle e molti paesi nella regione stanno affrontando drammatici deficit di bilancio, alti livelli di debito pubblico, svalutazione monetaria e pericolosi livelli di inflazione.
In cinque paesi della regione l'inflazione alimentare ha superato il 60 per cento solo quest'anno, con il Libano e la Siria rispettivamente al 138 per cento e al 105 per cento.
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Aggiornamento al 22 maggio ore 15:40
Le operazioni umanitarie a Gaza sono vicine al collasso. Ancora una volta, quasi la metà della popolazione di Rafah, 800mila persone, è in fuga alla ricerca di cibo e riparo nelle zone centrali della Striscia e a Khan Younis.
"I bisogni umanitari hanno raggiunto livelli record in Sudan mentre non ci sono segnali di fine del conflitto", ha detto Eddie Rowe, Direttore del WFP in Sudan.
“Il WFP sta facendo tutto il possibile per fornire assistenza salvavita a milioni di persone in Sudan e altre migliaia che sono fuggite nei paesi vicini, ma non possiamo farlo da soli.
Per arrivare a Fame Zero e mettere fine all'insicurezza alimentare che segna le vite di oltre 800 milioni di persone in tutto il mondo serve il lavoro di molti.