Roma, 27 dicembre 2006 - Nel periodo dell'anno in cui la generosità si fa più sentire, ci sono buone notizie per i bambini che soffrono la fame nel mondo.
Senza la possibilità di produrre o importare cibo, l'intera popolazione di Gaza dipende dagli aiuti per sopravvivere. Ma gli aiuti umanitari da soli non possono soddisfare i bisogni essenziali della popolazione di Gaza.
RIO DE JANEIRO – Secondo l’ultimo rapporto dal titolo “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” (SOFI), pubblicato oggi da cinque agenzie specializzate delle Nazioni Unite, nel 2023 circa 733 milioni di persone hanno sofferto la fame.
La piccola Bassma Mofeed si ammalò quando aveva solo pochi mesi, con febbre alta e problemi alla bocca. Sua madre, Hana Abdullah, le faceva degli impacchi freddi, cercando di darle sollievo.
Non aveva molti altri mezzi per aiutare la figlia.
Quest’anno il Forum Internazionale su Nutrizione e Alimentazione organizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) gode del patrocinio del World Food Programme Italia, l’organizzazione che opera a favore del World Food Programme (WFP), la più importante organizzazione umanitaria la cui missione fondamentale è contrastare la fame a livello globale. Molti gli esperti e opin