Rifugiati siriani iniziano ad usare i buoni alimentari del WFP per comprare cibo al campo di Zaatari
AMMAN - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha completato, in Giordania, la prima distribuzione di buoni alimentari a tutti i rifugiati siriani che vivono nel campo di Zaatari, dove risiedono più di 100.000 persone, permettendo per la prima volta ai rifugiati di comprare il cibo che preferiscono nei negozi all’interno del campo.
I rifugiati hanno iniziato ad usare i buoni in specifici negozi allestiti nel campo da organizzazioni locali, acquistando un’ampia gamma di alimenti inclusi prodotti freschi che di solito non fanno parte delle razioni alimentari. I ricavi di questa attività vengono usati per sostenere le organizzazioni locali impegnate in programmi di sviluppo e in attività di volontariato a favore delle comunità giordane che risiedono nei pressi del campo.
“E’ molto tempo che non mangio delle uova”, dice Sawsan, madre di cinque figli, originaria di Dara’a e fuggita dalla Siria più di un anno fa. “Ora posso comprare latte e formaggio,” aggiunge, mentre entra in uno dei negozi affollati di rifugiati siriani desiderosi di utilizzare i buoni alimentari.
In una prima fase, i rifugiati riceveranno i buoni alimentari in aggiunta alla regolare razione mensile fornita dal WFP e composta da bulgur, pasta, riso, lenticchie, zucchero e sale. “Stiamo introducendo i buoni alimentari gradualmente all’interno di Zaatari, proprio per dare ai rifugiati il tempo di familiarizzare con questa nuova forma di assistenza. Nelle prossime settimane, inizieremo ad incrementare il valore dei buoni mentre ridurremo le derrate alimentari che consegnamo direttamente sino a che gli abitanti del campo riceveranno assistenza solo attraverso i buoni alimentari” ha dichiarato Jonathan Campbell, Coordinatore dell’Operazione di emergenza del WFP in Giordania.
Il WFP distribusce più di 2.000 tonnellate di cibo ogni mese nel campo di Zaatari, oltre a una media di mezzo milione di razioni di pane fresco ogni giorno.
“Il campo di Zaatari si sta trasformando sempre di più in una città piuttosto che in un campo profughi. Vogliamo essere sicuri che i rifugiati abbiano accesso ai negozi vicini e alla varietà dei prodotti alimentari,” ha affermato Campbell. “Attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni di base giordane, impegnate nell’allestire i negozi e acquistare i prodotti dai commercianti locali, il sistema dei buoni contribuisce anche a sostenere le città e i villaggi intorno al campo e a rilanciare l’economia locale”.
Inoltre, è in programma, nelle prossime settimane, l’apertura di due nuovi supermercatit a Zaatari.
Il sistema dei buoni alimentari è già funzionante al di fuori del campo e ne beneficiano i rifugiati siriani che vivono nelle comunità dei 12 governatorati in Giordania. In agosto, il WFP ha distribuito buoni alimentari a più di 300.000 rifugiati siriani che vivono in Giordania, con un travaso di oltre 11 milioni di dollari nell’economia del paese.
Il WFP utilizza i buoni alimentari per assistere anche i rifugiati siriani in Libano, Turchia, Iraq ed Egitto. Attraverso il sistema dei voucher, le economie locali di questi paesi hanno ricevuto più di 153 milioni di dollari dall’inizio del 2013.