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Il WFP raggiunge mezzo milione di persone colpite dal terremoto in Siria e Turchia e reintegra le scorte nel nord-est della Siria

CAIRO/ROMA – L’Agenzia ONU World Food Programme (WFP) ha intensificato la sua risposta d'emergenza a sostegno delle vittime del devastante terremoto in Siria e in Turchia, fornendo assistenza alimentare d'emergenza a quasi mezzo milione di persone colpite dal sisma nei due paesi attraverso pasti caldi, pacchi di cibo pronto per l'uso e razioni alimentari per famiglie.

Nei due paesi, le squadre del WFP stanno fornendo aiuti immediati nelle aree colpite e, contemporaneamente, valutando i bisogni e sostenendo gli sforzi logistici. Il WFP opera da tempo in entrambi i paesi e dispone, quindi, di partner, personale e di una solida catena di approvvigionamento. Queste condizioni hanno permesso una risposta alle esigenze alimentari già nelle prime ore del disastro.

"Le famiglie mi raccontano di essersi lasciate tutto alle spalle quando il terremoto ha colpito, correndo per salvarsi la vita. Il cibo del WFP è un'ancora di salvezza per loro. Mentre pensano a come andare avanti nella distruzione lasciata dal terremoto, i loro bambini possono almeno mangiare", ha detto Corinne Fleischer, Direttrice regionale del WFP per il Medio Oriente, il Nord Africa e l'Europa orientale. "Abbiamo rapidamente aumentato il volume degli aiuti e ogni giorno arrivano richieste di cibo dai comuni così come dalle comunità. Siamo al loro fianco, ma il WFP non può farcela da solo. Chiediamo urgentemente finanziamenti per aiutarci a raggiungere chi ha bisogno".

In Siria, oltre a fornire assistenza alimentare immediata nelle città colpite dal terremoto, dopo una breve pausa in seguito al sisma il WFP ha ripreso la sua regolare assistenza alimentare che, ogni mese, raggiunge 5,5 milioni di persone, inclusa l'assistenza regolare mensile, in cibo o in denaro, a 1,4 milioni di persone nelle aree del nord-ovest non controllate dal governo.

Tra il 13 e il 16 febbraio, 52 camion del WFP sono entrati nel nord-ovest della Siria attraverso i valichi di Bab al-Hawa e Bab al-Salam.

Con l'ampliamento dell'accesso umanitario grazie all'apertura di altri due valichi di frontiera dalla Turchia alla Siria nord-occidentale, il WFP prevede di utilizzare tutti e tre i valichi di frontiera turco-siriani, Bab al-Hawa, Bab al-Salam e Al Ra'ee, per garantire un flusso costante di aiuti nelle aree non controllate dal governo della Siria nord-occidentale.

Prima del terremoto, l'insicurezza alimentare e la povertà in Siria erano già a livelli allarmanti, con la popolazione che soffriva gli effetti di 12 anni di conflitto e di shock successivi. Oltre 12 milioni di persone in tutto il Paese erano classificate in condizioni di insicurezza alimentare e ulteriori 2,9 milioni di persone rischiavano di aggiungersi a loro, mentre in forma grave ne soffrivano 2,5 milioni.

L'economia siriana è troppo fragile per resistere agli shock esterni e le città siriane colpite dal terremoto sono state anche colpite gravemente dalle conseguenze del conflitto. Nel nord-ovest della Siria, il 90 per cento della popolazione - 4,1 milioni di persone - faceva affidamento sull'assistenza umanitaria già prima del terremoto.

"Contiamo sulla comunità internazionale dei donatori, affinché sostegna i siriani, altrimenti i terremoti del 6 febbraio trasformeranno una situazione già disastrosa in uno scenario intollerabile per milioni di persone", ha detto Kenn Crossley, Rappresentante e Direttore WFP in Siria. "Nessuna popolazione può affrontare tutto questo da sola dopo anni di conflitto, una pandemia e un declino economico catastrofico".

Il WFP ha bisogno di 80 milioni di dollari per fornire assistenza attraverso pasti caldi, pasti pronti, voucher e contanti.

Il WFP ha anche bisogno di fondi per le operazioni in Siria a sostegno sia della popolazione colpita dal terremoto che dei milioni di persone che ogni mese ricevono l'assistenza alimentare salvavita dell'agenzia. Oltre ai 27 milioni di dollari necessari per la risposta immediata di tre mesi alle nuove famiglie sfollate a causa del terremoto, il WFP ha urgentemente bisogno di almeno 386 milioni di dollari per mantenere il suo regolare programma di assistenza d'emergenza in tutta la Siria, che attualmente assiste la maggior parte delle famiglie colpite dal sisma in quanto già vulnerabili prima del terremoto.

Senza risorse sufficienti, il WFP sarà costretto a ridurre drasticamente fino al 70 per cento il numero delle persone assistite in Siria a partire da luglio, con un impatto su alcune delle popolazioni più insicure e impoverite del mondo.  

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Siria Turchia Terremoti Emergenze Finanziamenti

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Abeer Etefa, WFP/Cairo,

Mob. +20 106 6634352

Reem Nada, WFP/Cairo,

Mob. +2010 6663 4522

Lina Alqassab, WFP/Siria,

Mob. +963 965 077 828 

Sevda Yuzbasioglu WFP/Turchia,

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