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Comunicato stampa congiunto FAO/IFAD/WFP: Le agenzie ONU a Roma si impegnano a continuare la Sfida Fame Zero

Lanciata nel 2012 dal Segretario Generale Ban Ki-moon, ora alla fine del suo mandato, la Sfida Fame Zero verrà continuata dalle agenzie ONU a Roma, la FAO, l'IFAD e il WFP.

NEW YORK, 22 settembre 2016 -  I capi delle agenzie delle Nazioni Unite per il cibo e l’agricoltura con base a Roma hanno, oggi, ringraziato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon per il suo impegno personale e la sua leadership nel proporre al mondo la sfida per il raggiungimento di Fame Zero (Zero Hunger). I responsabili delle agenzie hanno promesso di continuare nel lavoro iniziato al fine di raggiungere l’ambizioso obiettivo entro il 2030.

La Sfida Fame Zero fu lanciata nel 2012 dal Segretario Generale che, oggi, ha passato l’iniziativa Fame Zero alle tre agenzie nel corso di un evento a New York tenutosi a margine dell’Assemblea Generale dell’ONU.

“In molti hanno risposto alla Sfida Fame Zero”, ha detto il Segretario Generale. “Alla conclusione del mio mandato, chiedo alla FAO, al WFP e all’IFAD di portare avanti questa sfida. Sono sicuro che non si fermeranno finché Fame Zero non diventerà una realtà.”

Il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, il Presidente dell’IFAD, Kanayo F. Nwanze e la Direttrice Esecutiva del Programma Alimentare Mondiale (WFP), Ertharin Cousin, hanno preso l’impegno per conto delle proprie organizzazioni a continuare la Sfida Fame Zero e a perseguire i suoi obiettivi. 

Parlando prima dell’inizio dell’evento “Pathways to Zero Hunger”, sponsorizzato dalle tre agenzie, dal Global Compact delle Nazioni Unite e dall’Ufficio dell’Inviato del Segretario Generale per la Gioventù, il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva ha detto: “Una volta si consideravano la sicurezza alimentare, la nutrizione, i mezzi di sostentamento rurali e l’agricoltura sostenibile come attività separate, come responsabilità di diversi attori e con diverse finalità”.

“Il successo di Fame Zero, a cui il Brasile ha aperto la strada e che è stato poi adottato e adattato in diversi paesi nel mondo, mostra come questi argomenti dovrebbero essere considerati nel loro insieme, in un sforzo complessivo che coinvolge i governi, le istituzioni internazionali, gli agricoltori di sussistenza, la società civile e il settore privato”, ha spiegato Graziano da Silva.

“Il Segretario Generale ci ha sempre spronato a lavorare in partnership e a costruire un vero movimento globale per Fame Zero. La sua leadership è fonte di ispirazione e noi, a Roma, ora dobbiamo consolidare ancora di più il nostro ruolo nel tenere alta l’attenzione e realizzare la sua visione di un mondo libero dalla fame”, ha detto Ertharin Cousin, Direttrice Esecutiva del WFP. 

In vista dell’evento che si tiene a New York, il Presidente dell’IFAD, Kanayo F. Nwanze, da Roma, ha detto: “Con quasi 800 milioni di persone che vanno a letto affamate ogni giorno, è cruciale che si  continui a lavorare su questo impulso generato dalla Sfida Fame Zero e dal Segretario Generale. Insieme possiamo realizzare fame zero, ma solo se ci concentriamo sulle aree rurali dei paesi in via di sviluppo dove vive la gran parte delle persone più povere ed affamate al mondo”.

La Sfida Fame Zero invita leaders, il mondo del business e la società civile ad aumentare gli sforzi per porre fine alla fame nell’arco delle nostre vite. Si basa su cinque obiettivi: accesso a cibo sufficiente e a un regime alimentare salutare per tutti, sempre; fine della malnutrizione in tutte le sue forme; sistemi alimentari sostenibili dalla produzione al consumo; fine dalla povertà rurale – raddoppiando la produttività e il reddito dei piccoli agricoltori; adeguamento dei sistemi alimentari al fine di ridurre le perdite e gli sprechi. 

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La FAO è a capo degli sforzi internazionali per sconfiggere la fame. L’organizzazione aiuta i paesi nei processi di modernizzazione e miglioramento delle pratiche agricole, forestali e di pesca per assicurare a tutti una buona nutrizione. La FAO rivolge un’attenzione speciale alle aree rurali in via di sviluppo, dove vive il 70 per cento dei poveri ed affamati nel mondo. www.fao.org  

L’IFAD investe nelle popolazioni rurali, mettendole nelle condizioni di ridurre la povertà, aumentare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e rafforzare la resilienza. Dal 1978, l’IFAD ha fornito oltre 17,6 miliardi di dollari in grant e prestiti a basso interesse a progetti che hanno raggiunto circa 459 milioni di persone. L’IFAD è un’istituzione finanziaria internazionale e un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con base a Roma, polo agroalimentare delle Nazioni Unite. 

Il WFP è la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo fornendo assistenza alimentare in situazioni di emergenza e lavorando con le comunità per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza. Ogni anno, il WFP assiste una media di 80 milioni di persone in circa 80 paesi.