La sospensione arriva nel momento in cui le agenzie delle Nazioni Unite si uniscono per chiedere accesso umanitario sicuro mentre un nuovo rapporto conferma i peggiori timori.
Siria, Afghanistan, Yemen. Somalia, Sud Sudan, Haiti. L’elenco potrebbe purtroppo continuare. Sono i paesi in cui il World Food Programme è stato costretto a ridurre la sua assistenza vitale per carenza di finanziamenti.
Fondamentale avere dei corridoi sicuri per i rifornimenti e una pausa nelle ostilità per permettere un accesso umanitario sicuro per salvare vite umane, in assenza di segnali di una cessazione del conflitto.
"Questo è il prezzo della guerra che gli innocenti pagano’: la Direttrice Esecutiva del WFP Cindy McCain invoca l'aiuto della comunità internazionale per "chi è ferito e malnutrito",
In occasione della Giornata Internazionale dei Popoli Indigenii del Mondo, l'agronoma del WFP Deborah Suc parla con Simona Beltrami delle sue esperienze in Guatemala a fianco delle persone e dell'ambiente.
Dima, una donna siriana addolorata per la perdita del marito, trova la forza di riprendersi e sostenere i figli lavorando per una fabbrica sostenuta dal World Food Programme.
Un rifugiato sud sudanese in Uganda è diventato fotografo professionista e fonte di ispirazione per altri rifugiati grazie al progetto Storytellers del World Food Programme
Grazie alla tempestività degli interventi, le comunità del nord del Senegal si sono salvate dalla crisi incombente. Ora, però, bisogna consolidare i risultati raggiunti.