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Intervista della Direttrice Esecutiva Cindy McCain a Sky TG24

Prima intervista della Direttrice Esecutiva Cindy McCain alla televisione italiana, con Giovanna Pancheri a Start, su Sky TG24. Una panoramica sulle sfide attuali per la sicurezza alimentare mondiale e sul ruolo dell'Italia quale partner importante del WFP.
, Emanuela Cutelli

Cindy McCain ha assunto l'incarico di Direttrice Esecutiva dell'agenzia ONU World Food Programme il 5 aprile 2023. Ex Ambasciatrice degli Stati Uniti presso le agenzie del polo agroalimentare delle Nazioni Unite a Roma (FAO, IFAD e WFP), McCain conosce l'Italia e le sfide che il periodo attuale pone alla sicurezza alimentare mondiale. L'Italia svolge un ruolo fondamentale, con la sede mondiale del WFP ospitata a Roma fin dalla sua nascita nel 1963, mentre a Brindisi si trova la base umanitaria UNHRD, gestita dal WFP e finanziata dall'Italia, un punto di riferimento essenziale per l'intera comunità umanitaria internazionale nella prima risposta alle emergenze soprattutto nell'area del Mediterraneo e del Medio Oriente. McCain ha parlato delle sue priorità e dell'importanza delle partnership con la giornalista Giovanna Pancheri il 7 aprile 2023, nella trasmissione Start su Sky TG24. In basso l'intervista in versione integrale. Qui il link al video.  

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Pancheri: Direttrice McCain, secondo gli ultimi dati, sono 345 milioni le persone che si trovano nell’insicurezza alimentare in questo momento nel mondo. Un aumento esponenziale di circa 200 milioni rispetto al 2020. In pochi anni una crisi che si è acuita. Ci può spiegare qual è la situazione al momento?

McCain: E' un insieme di cose quello che ha influenzato questo momento. Il Covid, naturalmente, i cambiamenti climatici, i conflitti che stanno accadendo in questo momento, la guerra in Ucraina che ha avuto delle conseguenze sulla situazione del grano, sulla sua movimentazione ed esportazione attraverso il Mar Nero e naturalmente anche il costo del cibo che è salito alle stelle nell’ultimo periodo proprio a causa di questa situazione. Tutti noi ne subiamo le conseguenze. Poi pensiamo anche ai movimenti migratori che sono molto più estesi, la mancanza di sostenibilità, l’impossibilità delle persone di poter coltivare il proprio cibo a causa della mancanza di fertilizzanti, è un effetto a catena che si è verificato negli ultimi anni, e tutto questo è un enorme problema per la sicurezza alimentare.

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Direttrice Esecutiva McCain nello studio WFP mentre viene intervistata da Giovanna Pancheri nel programma Start su Sky TG24 il 7 aprile 2023. Foto: WFP/GiluioDadamo

Pancheri: Quali sono le soluzioni? L’Italia sta portando avanti l’idea di una specie di Piano Marshall per l’Africa, ribattezzato Piano Mattei, che prevede un insieme di aiuti sia economici che infrastrutturali. Questo può aiutare? Anche perché, inevitabilmente, la crisi alimentare di cui lei parlava sta facendo aumentare i flussi migratori.

McCain: Certamente. Tutte le volte che possiamo fare una partnership con i paesi africani è qualcosa di assolutamente positivo perché non dobbiamo lavorare solamente sulle emergenze alimentari, sugli equipaggiamenti di emergenza ma anche sulla resilienza, per cui possiamo sfamare le persone quanto vogliamo ma ciò non le aiuta a sfamarsi da sole. Questa è una parte molto importante della relazione con i paesi africani. Dobbiamo lavorare tutti insieme per far sì che le persone possano aumentare la loro resilienza, possano avere i semi, l’acqua, i fertilizzanti, tutto ciò che è necessario per poter portare avanti i loro raccolti. L’Italia è un donatore importantissimo non solo per il WFP ma per il mondo per quanto riguarda le problematiche alimentari, io sono molto grata, e a nome del WFP vorrei ringraziare l’Italia per quello che ha fatto. 

 

 

 

Pancheri: Sicuramente questo farà piacere al nostro paese. Lei diceva un donatore importante, però nelle vostre classifiche l’Italia si piazza al 23esimo posto. Secondo lei, potremmo fare un po’ di più per contribuire al WFP come Italia?

McCain: Ma naturalmente. A me piacerebbe molto che l’Italia facesse di più, però vorrei davvero sottolineare che siamo molto grati per quanto fatto fino ad adesso, per l’interesse dimostrato e soprattutto la volontà di essere parte della soluzione per quanto riguarda la sicurezza alimentare nel mondo. L’Italia ha avuto un impatto enorme e pensiamo anche alla problematica delle migrazioni dall’Africa in Italia, conosciamo le difficoltà che ciò ha creato nel vostro paese e anche nel resto del mondo, per cui le attività e la partecipazione dell’Italia è estremamente importante. Non vedo l’ora di continuare a collaborare ancora più da vicino con l’Italia quale partner fondamentale.

Pancheri: Grazie davvero Direttrice McCain, so che ha pochissimo tempo a sua disposizione, un’ultima domanda legata a quanto lei stava dicendo prima. Rispetto al 2020 abbiamo avuto questa esponenziale crescita dell’insicurezza alimentare per varie ragioni, tra cui il Covid. Quanto il conflitto in Ucraina sta ancora contribuendo, a suo parere, a rendere il mondo più insicuro dal punto di vista alimentare?

McCain: Sfortunatamente, il conflitto in corso in Ucraina ha avuto un impatto enorme sulla possibilità di esportare il grano perché l’Ucraina è da sempre il granaio d’Europa ma anche di gran parte dell’Africa, ci sono vari motivi per questo come lei sa, quindi è molto difficile movimentare queste riserve e questo ha creato un effetto domino che include anche il problema dei fertilizzanti. Senza la capacità di movimentare e ripiantare il grano in Ucraina,  questo sta avendo un impatto enorme su tutto il mondo. Negli Stati Uniti e in altri paesi stiamo lavorando in maniera diversa, per aiutare a nutrire il mondo in maniere diverse e questo riguarda anche la nostra abilità di produrre tutta quella scienza, quella tecnologia che permette, per esempio, di coltivare di più con meno risorse, quindi tutte queste collaborazioni con le altre agenzie ONU sono molto importanti, noi al WFP vogliamo essere parte della soluzione, vogliamo collaborare e fare tutto il possibile per quanti non sono in condizioni di provvedere a se stessi. 

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