Skip to main content

Clima: il WFP aiuta gli allevatori in Kenia ad adattarsi al clima che cambia

La siccità sta costringendo gli allevatori ad abbandonare gli stili di vita tradizionali e a trovare altri mezzi per sopravvivere
, Martin Karimi
Photo: WFP/Fredrik Lerneryd
La lunga siccità ne nord del Kenia ha costretto Simon e la sua famiglia ad adattarsi ad un diverso stile di vita, da allevatori ad agricoltori. Foto: WFP/Fredrik Lerneryd

Se l'adattamento, la resilienza e il successo hanno un volto, è quello di Simon. Un tempo bracciante agricolo con un magro stipendio, ora è l'orgoglioso proprietario di un'area che produce cibi nutritivi nel nord del Kenia, territorio arido e devastato dalla siccità.

Tre consecutive stagioni di piogge mancate e la conseguente siccità hanno lasciato 3,1 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare in Kenia. Nel Corno d'Africa, sono 13 milioni le persone la cui sicurezza alimentare è compromessa.

Simon viene da una famiglia di allevatori di bestiame, ma il prezzo della persistente siccità era spesso la vita degli animali, la loro unica fonte di ricchezza. Sono stati costretti, allora, ad abbandonare il loro tradizionale stile di vita e a cercare fonti di reddito alternative.

"Ho lavorato come bracciante agricolo facendo di tutto, coltivavo, seminavo, raccoglievo", spiega Simon.

A Simon piaceva l'agricoltura. Era un nuovo modo di vivere, lontano dall'imprevedibilità dell'allevamento del bestiame. Allo stesso tempo, però, coltivare cibo per qualcun altro lo faceva sentire a disagio.

Nel 2019 ha creato una "foresta di cibo", convertendo la macchia in un'oasi di alberi da frutto e ortaggi nella contea di Turkana, una delle regioni più soggette alla siccità del Kenia.

Simon ha ulteriormente affinato le sue abilità agricole partecipando ai corsi di formazione del World Food Programme sull'agricoltura di conservazione, imparando tecniche per riducano al minimo l'impatto sul terreno, studiando marketing ed istruendosi online.

"Coltivo molti prodotti", dice Simon. "Guava, papaia, banane e canna da zucchero e, laggiù, avocado, mango e anche molti altri frutti".

Nella sua fattoria si coltiva anche citronella, patate dolci, zucche, cavoli, angurie, fagioli dall'occhio, spinaci, cipolla, peperoncini, arance e manioca.

"Come genitore, ho la responsabilità di fare in modo che a casa non manchi il cibo", raccontsa Simon. “Con la pancia piena, è più facile darsi da fare per migliorare il reddito". 

Simon è costantemente alla ricerca di modi per aumentare l'efficienza della fattoria, che è fonte di nutrimento e di reddito per la sua famiglia di cinque persone.

In cima ai suoi pensieri c'è l'abbassamento del costo del pompaggio dell'acqua dal vicino fiume Turkwell. Attualmente Simon utilizza una pompa a benzina: irrigare il suo campo di circa 100 x 70 metri gli costa circa 5 dollari.

Grazie alla tecnica di piantare in piccole fosse e usare la pacciamatura, cioè ricoprire il terreno con materiale vegetale per trattenere l'umidità, Simon ha ridotto il numero di annaffiature da tre a una volta alla settimana.

Tuttavia, con la siccità in corso e le temperature che raggiungono i 40°C, Simon è costretto a pompare acqua più a lungo per irrigare il terreno arido e compensare gli elevati tassi di evaporazione.

"La siccità ha aumentato notevolmente i costi di irrigazione, ma ha anche aiutato perché la domanda di ortaggi è ora molto alta", dice Simon.

Con il raccolto di papaia Simon arriva a guadagnare l'equivalente di 62 dollari a settimana, mentre le banane sono il cibo base della famiglia. 

"Il WFP ci ha fornito i semi e ci ha messi in contatto con i compratori, il che significa che possiamo coltivare più cibo perché siamo già in contatto con i clienti", spiega Simon.

Nel prossimo futuro, il WFP prevede di installare un sistema di irrigazione a energia solare per Simon e altri agricoltori della zona, introducendo energia pulita e risparmiando sul costo del carburante.

 

Per saperne di più sul lavoro del WFP a sostegno della resilienza 

È ora il
tempo di agire

Il WFP conta esclusivamente su donazioni volontarie, quindi ogni contributo è importante.
Dona ora