Martedì 16 aprile, dalle 15,00 alle 17,00 si terrà una chat con giovani e studenti sulla pagina italiana di Facebook del World Food Programme. Tema: “Il lavoro nel campo umanitario, conosci il WFP”.
AMMAN – I siriani bloccati al confine con la Giordania hanno ricevuto questa settimana cibo di cui avevano estremo bisogno e altri soccorsi in una speciale operazione che ha visto gli aiuti sollevati e trasportati attraverso la frontiera chiusa con delle gru. Nella prima consegna di assistenza umanitaria dalla chiusura del confine a giugno, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni
Il WFP ha intrapreso questo studio per determinare il ruolo che la sicurezza alimentare e altri fattori giocano nel fenomeno della migrazione forzata oltre confine. Frutto di ricerche qualitative e quantitative, lo studio dà voce alle persone che hanno lasciato i propri paesi d’origine.
DAMASCO –Grazie ad un corridoio via terra appena aperto, un convoglio di tre camion dell’agenzia delle Nazioni Unite World Food Programme (WFP) è arrivato nella città di Qamishli, governatorato di Hasakeh, nel nord-est della Siria. Il convoglio trasportava assistenza salva-vita per le famiglie affamate.
L'evento, co-organizzato da FAO, IFAD e WFP, focalizzerà l'attenzione globale sul ruolo vitale che l’empowerment di coltivatrici, imprenditrici e leader deve giocare così che le le donne possano contribuire in condizioni di parità alla ripresa dalla pandemia di Covid-19 e nella creazione di condizioni che servano ad eliminare la povertà, aumentare la produttività e migliorare la sicurezza al
ROMA- Sua Santità Papa Francesco visiterà per la prima volta il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) il 13 giugno, nel quartier generale dell’agenzia a Roma. È la prima volta che un Papa visita il WFP. Questa visita ha luogo nell’anno in cui comincia il lavoro verso i fondamentali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
La regione, che si estende a sud del deserto del Sahara, sta registrando condizioni di clima arido che non si vedevano da diversi anni. In soli tre anni, il numero di persone che si avvicinano al rischio di morire di fame è schizzato da 3 a 10,5 milioni in cinque paesi: Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger.
Nei due governatorati settentrionali di Gaza, dove rimangono intrappolate circa 300.000 persone, si prevede la carestia tra qui e maggio. La prima soglia di carestia relativa all’insicurezza alimentare acuta è già stata ampiamente superata, mentre la malnutrizione acuta tra i bambini al di sotto dei cinque anni sta procedendo a un ritmo record verso la seconda soglia di carestia.