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WFP aumenta volume assistenza umanitaria a Gaza per far fronte al deteriorarsi della situazione

WFP aumenta volume assistenza umanitaria a Gaza per far fronte al deteriorarsi della situazione
GAZA – Dopo quattro settimane di conflitto a Gaza e una situazione umanitaria che si sta rapidamente deteriorando, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) risponde ai maggiori bisogni accelerando le forniture di cibo di emergenza e di altri beni di prima necessità.

“Il WFP è molto preoccupato per l’interruzione del cessate il fuoco”, ha dichiarato il Direttore Esecutivo del WFP, Ertharin Cousin. “Il WFP e i partner umanitari sul campo restano operativi ed è quindi fondamentale che i civili siano protetti e che le agenzie umanitarie abbiano un accesso senza ostacoli alle persone che hanno bisogno del nostro aiuto.

Lavorando a stretto contatto con l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), il WFP ha fornito razioni alimentari d’emergenza agli sfollati rifugiati nelle scuole dell’UNRWA e altrove.

Ad oggi, il WFP ha fornito assistenza alimentare d’emergenza a più di 255.000 persone colpite dal conflitto a Gaza, con un aumento di 50 mila persone negli ultimi due giorni. WFP, UNRWA e altri partner sono costantemente al lavoro per identificare nuovi bisogni e aumentare il numero di persone raggiunte con assistenza. La risposta all’emergenza comprende:

•    Cibi pronti all’uso a 229.270 persone sfollate che hanno trovato riparo presso le scuole dell’UNRWA e ad altre 10.647 persone sfollate in rifugi pubblici.

•    Buoni alimentari in formato elettronico a 2.283 famiglie sfollate – circa 13.700 persone – accolte in famiglie ospitanti. Questi buoni permettono alle famiglie di acquistare cibi nutrienti in negozi nelle vicinanze e, con il lancio di un programma di emergenza congiunto WFP-UNICEF, i destinatari dei buoni potranno acquistare anche acqua e medicinali.

•    2.039 tra pazienti e personale degli ospedali continuano a ricevere razioni alimentari d’emergenza.

Altri sviluppi:

•    Una fabbrica di datteri da anni partner del WFP nel fornire cibo ai bambini delle scuole sia in Cisgiordania che a Gaza è stata colpita e distrutta il 30 luglio.

•    Il più grande deposito del WFP a Gaza è stato danneggiato ed è stato accessibile solo per brevi periodi durante la crisi. Il WFP sta urgentemente cercando di spostare il cibo in luoghi più sicuri.

•    Il WFP, in collaborazione con il Coordinatore dell’ONU per gli Affari Umanitari e con altri partner, ha guidato l’attivazione del Cluster Logistica, un sistema attraverso il quale la comunità umanitaria coordina il supporto logistico e l’assistenza umanitaria. La prima riunione si è tenuta mercoledì 30 luglio. Il cluster servirà a facilitare l’ingresso a Gaza degli aiuti umanitari di tutte le agenzie umanitarie.

•    Oltre a continuare a fornire assistenza d’emergenza, il WFP in coordinamento con i partner umanitari sul campo, aveva previsto di riprendere, lo scorso sabato, le sue distribuzioni regolari di cibo a 285.000 abitanti di Gaza vulnerabili e a rischio di insicurezza alimentare. L’interruzione del cessate il fuoco ha costretto il WFP e i suoi partner a congelare queste attività e a concentrarsi sulla situazione di emergenza.

•    Le scorte di cibo per le distribuzioni regolari, effettuate di solito ogni due mesi, sono già state pre-posizionate per le distribuzioni in programma per la prima settimana di agosto. WFP e UNRWA forniscono, insieme, assistenza alimentare a due terzi della popolazione della Striscia di Gaza.

•    Il WFP ha bisogno immediato di 48 milioni di dollari per fornire assistenza umanitaria d’urgenza alle persone colpite dal conflitto a Gaza. Inoltre, il WFP ha bisogno di 20 milioni di dollari per continuare, fino alla fine dell'anno, i suoi programmi regolari a Gaza e in Cisgiordania.