Voli umanitari delle Nazioni Unite nel nord-est della Siria
Il primo volo noleggiato dal WFP è atterrato ieri,15 dicembre, all’aeroporto di Qamishly con quasi 40 tonnellate di cibo, tra cui farina, pasta, olio, zucchero, sale, riso, fagioli in scatola e bulgur. Nei prossimi giorni, il WFP prevede altri 11 trasferimenti aerei per portare cibo sufficiente a sfamare oltre 30.000 persone per un mese.
In tutto il Medio Oriente la popolazione deve fare fronte a un inverno molto rigido e arrivato prima del previsto. Il fronte atmosferico “Alexa” ha reso necessaria la sospensione dei convogli umanitari e la chiusura dell’aeroporto di Qamishly per diversi giorni, causando ritardi ai voli delle Nazioni Unite.
L’accesso alle strade nel governatorato di Al Hassakeh nel nord-est della Siria rimane pericoloso per le agenzie di aiuto umanitario. A seguito di ciò, non ci sono state consegne significative di beni di soccorso, via terra, nella regione da maggio, rendendo quindi necessari percorsi alternativi.
Sono stati noleggiati due aerei per compiere 23 voli tra i due paesi nei prossimi 10 giorni. Questo è il primo trasporto aereo di beni umanitari dall’Iraq verso la Siria dall’inizio della crisi nel marzo 2011.
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati prevede di inviare a Qamisly, con 12 voli di un Iluyshin IL-76 noleggiato, circa 300 tonnellate di beni di prima necessità provenienti dalle sue scorte di Erbil e destinati a circa 60.000 sfollati. Le scorte comprendono 50.000 coperte, 10.000 set da cucina, 10.000 teli di plastica, 10.000 taniche per l’acqua, 30.000 materassini, 10.000 kit igienici e altre forniture.
L’UNICEF sta inviando un aereo carico di kit sanitari, rifornimenti di acqua e servizi igienico-sanitari per gli sfollati nel nord-est della Siria.
I rifornimenti sono assolutamente necessari in queste aree difficili da raggiungere, dove circa 188.000 sfollati vivono in condizioni estremamente difficili in una delle regioni più fredde della Siria.