Una sfida per il cibo giusto al momento giusto
ROMA - Sono migliaia gli operatori del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) che forniscono assistenza nutrizionale e cibo a una media di 80 milioni di persone ogni anno in circa 75 paesi. Ma come si può raccontare questa realtà? Come si riesce a portare il cibo in Siria, in Iraq, in Sud Sudan, cioè in teatri di guerra e in condizioni di grande insicurezza?
Lo racconta il WFP ai bambini delle elementari in un laboratorio al 6° Carnevale Internazionale dei ragazzi che si apre a Venezia il 7 febbraio, targato La Biennale.
Suoni, giochi di ruolo e story telling si incroceranno ogni giorno nelle animazioni proposte dall’agenzia ONU per l’assistenza alimentare e dove i veri protagonisti saranno i ragazzi guidati dalla squadra di operatori umanitari Food Force. La sfida è tra chi riuscirà, con più esattezza e con maggiore velocità, ad assemblare il giusto paniere alimentare, vale a dire la corretta combinazione di cibi che si possono e si devono portare nelle emergenze: riso, frumento, sale, olio, zucchero, legumi e cibi nutrienti per i piccolissimi. Alla fine del percorso, ogni partecipante riceverà la medaglia Food Force.
Il 2015 è l’anno in cui cibo e alimentazione sono al centro dell’attenzione anche per l’ormai imminente apertura, a Milano, di EXPO2015 dedicata al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. La sfida di un mondo a “Fame Zero” è l’obiettivo che si pone l’agenzia dell’ONU WFP e che spera di veicolare non solo a EXPO ma anche nel corso di un evento festoso eppure luogo di conoscenza come il prestigioso Carnevale di La Biennale, dal 7 al 17 febbraio, all’Arsenale di Venezia.