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Una campagna che unisce la comunità di internet e i contadini africani. Obiettivo: sfamare gli affamati

Roma, 10-12-07 (comunicato stampa) - ll Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) saluta l’innovativa campagna di raccolta fondi online di questa stagione, che mette in comunicazione due mondi differenti: quello dei piccoli agricoltori dell’Africa rurale e la comunità globale dei bloggers appassionati di cibo.

Un Menú per la Speranza

L’iniziativa, nota come “Un Menú per la Speranza”, verrà lanciata oggi su uno dei blog culinari più famosi al mondo: Chez Pim (http://www.chezpim.com). L’idea è di creare un legame unico tra quanti sono attratti dal buon cibo e dalle specialità gastronomiche e quei contadini africani impoveriti, nonché le loro comunità, che lottano per migliorare la propria vita.

“E’ difficile immaginare due mondi più lontani tra loro – quello dell’alta cucina e quello dei contadini dell’Africa rurale”, ha detto il Direttore per le Politiche dell’Informazione, Nancy Roman. “Mettendosi assieme, la comunità dei buongustai può realmente aiutare la povera gente che ogni giorno combatte la fame e per sopravvivere”.

Fondi per le comunità rurali in Lesotho

I fondi raccolti in questa campagna serviranno a sostenere il lavoro del PAM nel piccolissimo regno del Lesotho, nell’Africa australe. Il PAM aiuta le comunità rurali del Lesotho acquistando surplus cerealicoli dai piccoli contadini che avrebbero avuto, altrimenti, difficoltà a vendere i loro prodotti. Il grano acquistato dal PAM è poi usato in programmi come quelli di alimentazione scolastica in Lesotho. Si tratta di pasti che offrono un’opportunità di vita migliore a milioni di bambini nel mondo.

“Un Menú per la Speranza” è una lotteria on-line ideata dal più importante blogger internazionale appassionato di cibo, Pim Techamuanvivit, che usa il suo famoso sito come piattaforma di lancio per iniziative annuali di raccolta fondi a sostegno delle cause umanitarie. L’anno scorso, con la partecipazione attiva e il sostegno convinto della comunità dei blog culinari di tutto il mondo, “Un Menú per la Speranza 2006” è stato un grande successo, che ha più che raddoppiato gli obiettivi che si era prefissato e ha raccolto oltre 60.000 dollari a favore del PAM. Tutto ciò è stato possibile grazie alla vendita on-line di biglietti. In palio vi erano una varietà di articoli “culinari”.

“E’ difficile contenere l’entusiasmo che provo per l’edizione di quest’anno de “Un Menú per la Speranza”, ha detto Pim Techamuanvivit, parlando da San Francisco. “E’ il quarto anno che organizzo questa campagna ma è la prima volta in cui si cerca di stabilire un chiaro legame tra i fondi raccolti e le persone che ne hanno bisogno in paesi come il Lesotho.Pim Techamuanvivit,

E’ il quarto anno che organizzo questa campagna ma è la prima volta in cui si cerca di stabilire un chiaro legame tra i fondi raccolti e le persone che ne hanno bisogno in paesi come il Lesotho. Internet è uno strumento estremamente potente rispetto ad altri media proprio per la possibilità di mettere in collegamento comunità diverse”.

Sostenitori dell'iniziativa

Tra i sostenitori dell’iniziativa vi sono i ristoranti segnalati dalla guida Michelin e famosi chef internazionali come Ferran Adria dalla Spagna e Heston Blumenthal dalla Gran Bretagna. Un’allettante varietà di articoli gastronomici sarà disponibile per la lotteria “Un Menú per la Speranza”, compresi inviti per partecipare alle lezioni di cucina di chef famosi nel mondo, rari libri di cucina, possibilità di cenare nei più famosi ristoranti del mondo e molte ricette ed ingredienti poco conosciuti.

Nei paesi in via di sviluppo il PAM sta verificando come può usare il proprio potere d’acquisto per offrire un maggiore sostegno finanziario diretto ai piccoli agricoltori fornendo loro un reddito sicuro e riducendo i costi del PAM per trasportare, da luoghi distanti, il cibo nelle zone in cui è più necessario. Quest’anno, in Lesotho, il PAM ha acquistato da venti piccoli agricoltori otto tonnellate di mais per un valore di circa 2.800 dollari. “Potrebbe non sembrare molto”, ha detto Roman, “ma se si pensa che questo è un paese dove oltre un terzo della gente vive con meno di un dollaro al giorno, si capisce velocemente quale incredibile impatto possa avere un simile investimento”.

Acquisti del PAM nei paesi in via di sviluppo

Oltre tre quarti di cibo che il PAM acquista per le proprie operazioni viene attualmente comprato in 70 paesi in via di sviluppo; si tratta un potente strumento di assistenza ai piccoli contadini e di stimolo ai mercati agricoli locali.