Trasportato per via aerea cibo del PAM per le vittime del terremoto in Perù mentre il freddo minaccia altre zone del paese
Lima , 20-08-07 (comunicato stampa) – Un Hercules C-130 è partito oggi dal centro regionale per le emergenze, in Ecuador, del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, diretto a Pisco, città sulla costa peruviana, con razioni alimentari d’emergenza per le vittime del terribile terremoto di mercoledì scorso.
Il PAM ha, allo stesso tempo, lanciato un appello alla comunità internazionale affinché non venga trascurata l’altra crisi umanitaria negli altopiani delle province peruviane di Ayacucho e Huancavelica, dove si sono registrate le più basse temperature degli ultimi trenta anni che hanno causato un’epidemia di polmonite e altre malattie respiratiorie. Almeno 70 bambini sotto i cinque anni sono deceduti e 600.000 persone si sono ammalate.
“Questo terremoto è l’ultima tragedia che colpisce il Perù, paese in cui molti abitanti vivono in condizioni di estrema povertà, a cui ora si aggiungono le recenti sofferenze causate dal freddo estremo e inusuale che temiamo possano sommergere altre migliaia di personeGuy Gauvreau, Direttore del PAM in Perù.
Questo terremoto è l’ultima tragedia che colpisce il Perù, paese in cui molti abitanti vivono in condizioni di estrema povertà, a cui ora si aggiungono le recenti sofferenze causate dal freddo estremo e inusuale che temiamo possano sommergere altre migliaia di persone”, ha detto Guy Gauvreau, Direttore del PAM in Perù.
Nonostante il terremoto, non si fermano i preparativi per l’inizio, la settimana prossima, di un’ampia distribuzione di cibo per oltre 340.000 persone, infreddolite ed affamate, negli altopiani peruviani, ha riferito Gauvreau. “Anche se il terremoto pone ulteriori difficoltà alle nostre operazioni, siamo fiduciosi di riuscire a gestire entrambe le situazioni contemporaneamente”.
Gauvreau ha aggiunto che il PAM intende sfamare almeno 25.000 vittime per un periodo di due mesi, utilizzando il fondo speciale, del valore di 500.000 dollari, creato nell’immediato dopo terremoto, che includerà 119 tonnellate di pesce in scatola e altri alimenti pronti all’uso. Inoltre, Gauvreau ha detto che il PAM ha fornito 309 tonnellate di riso, fagioli, olio da cucina, farina di grano e lenticchie al Programma Nazionale Peruviano per l’assistenza alimentare (PRONAA).
Gauvreau ha aggiunto che altre 240 tonnellate di cibo saranno fornite nei prossimi giorni quando si accerteranno i bisogni delle vittime. Rapporti iniziali indicano che almeno 80.000 persone sono state colpite dal terremoto, mentre circa 16.700 famiglie hanno perso la casa e ogni mezzo di sostentamento.
Nel frattempo, nelle zone più a valle degli altopiani peruviani gli abitanti hanno perso l’intero raccolto a causa della grandine e del gelo. Nelle zone più alte, dove la sola attività economica è l’allevamento di lama ed alpaca, tutti gli animali sono morti per il freddo intenso.