Siria: pause nei combattimenti indispensabili per il raccolto se si vuole soddisfare i bisogni alimentari del paese
“Considerati i segnali, quest’anno, di un raccolto in Siria che supera le quantità degli ultimi due anni, in un periodo di insicurezza alimentare e spostamenti di popolazione è fondamentale che le colture non vadano perse e che il cibo rimanga nel paese”, ha detto Ertharin Cousin, Direttrice Esecutiva del WFP.
“Dobbiamo sostenere il trasporto di cibo senza vincoli né ostacoli attraverso i fronti del conflitto; ciò garantirà che il cibo disponibile in una parte del paese raggiunga la popolazione siriana ovunque si trovi”, ha aggiunto Cousin. “I contadini hanno bisogno di pace per lavorare al raccolto e portarlo ai mercati. Sollecito tutte le parti in conflitto a fare in modo che ciò succeda”.
“Senza una pausa umanitaria garantita da tutte le parti, che permetta un accesso senza impedimenti al cibo prodotto in Siria e apra corridoi per il suo trasporto, le persone soffriranno ancora la fame, nonostante il buon raccolto, e i prezzi alimentari rimarranno alti”, ha detto Cousin.
Staffan de Mistura, inviato speciale ONU per la Siria, ha pronunciato lunedì un discorso alla sessione del Consiglio Esecutivo del WFP a Roma, esprimendo il suo plauso all’appello.
“Accolgo e sostengo con forza l’appello del WFP. La popolazione siriana ha dimostrato resilienza e determinazione incredibili nel corso di questo terribile conflitto; si dovrebbe dare loro l’opportunità che i loro raccolti raggiungano in sicurezza la loro popolazione durante questo periodo critico”, ha sottolineato de Mistura.
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Il WFP è la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo fornendo assistenza alimentare in situazioni di emergenza e lavorando con le comunità per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza. Ogni anno, il WFP assiste una media di 80 milioni di persone in circa 75 paesi.
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