Siccità in Ciad. Voli da Brindisi e Dubai con il sostegno di ECHO
NDJAMENA - Il WFP ha completato l’invio aereo di Plumpy’doz, un alimento altamente nutriente, pronto per essere consumato e destinato a migliaia di bambini a rischio malnutrizione nel Ciad colpito dalla siccità.
Due voli sono arrivati nella capitale Ndjamena questa settimana (28 e 29 marzo). Il primo volo era partito lo scorso mercoledì dalla Base di Pronto Intervento Umanitario (UNHRD) che il WFP gestisce a Brindisi per conto dalla comunità umanitaria mentre il secondo volo è decollato dall’analoga Base a Dubai.
Oggi, in Ciad, i camion cominceranno a trasportare quasi 200 tonnellate di cibo d’emergenza (una crema di arachidi arricchita per prevenire la malnutrizione) nelle zone colpite dalla siccità. Circa 36.000 bambini al di sotto dei due anni, nelle regioni di Wadi-Fira e Sila, nel Ciad orientale, verranno assistiti grazie ai fondi del Dipartimento per gli Aiuti Umanitari della Commissione Europea (ECHO).
“Considerando l’urgenza di ricevere questo cibo, la situazione nutrizionale e le grandi sfide logistiche di un paese come il Ciad privo di sbocchi sul mare, dove per ricevere il cibo e distribuirlo alle persone servono a volte 4 mesi, abbiamo deciso che i voli erano il modo migliore e più veloce di raggiungere subito i bambini più vulnerabili”, ha detto la Direttrice del WFP in Ciad, Alice Martin-Daihirou. “Questa operazione garantisce un tempestivo preposizionamento del cibo, prima della stagione delle piogge, per realizzare la prima distribuzione ai bambini al di sotto dei due anni in Ciad orientale”.
Il 16 per cento dei bambini in Ciad soffre di malnutrizione acuta e il tasso globale di malnutrizione acuta eccede la soglia critica del 15 per cento in 15 delle 22 regioni del paese. Anche prima che la crisi nel Sahel iniziasse, alla fine dello scorso anno, i tassi nazionali erano al di sopra del 10 per cento, considerata una soglia preoccupante.
Analogamente a quanto avvenuto in gran parte della regione del Sahel, il Ciad è stato colpito da una grave siccità che ha fatto crollare la produzione agricola del 43 per cento. La scarsità di cibo è stata aggravata da un’impennata dei prezzi, con picchi del 50 per cento, determinando condizioni di insicurezza alimentare per 3,5 milioni di persone. Di queste, 1,2 milioni hanno bisogno di assistenza alimentare urgente.
Per rispondere alla crisi, il WFP intende fornire assistenza a 1,6 milioni di persone nelle regioni della fascia saheliana del paese più gravemente colpite: Kanem, Bahr-El-Ghazel, Batha, Sila, Ouaddai, Wadi Fira, Hadjer Lamis, Lac e Guera. Mezzo milione di persone ha già ricevuto, dal gennaio 2012, assistenza alimentare e nutrizionale.
I voli partiti dalle Basi di pronto intervento umanitario, gestite dal WFP, a Brindisi e a Dubai, sono parte di un piano per distribuire complessive 500 tonnellate di Plumpy’doz. Questo è il primo invio del prodotto nutrizionale speciale, mentre nuovi quantitativi arriveranno via terra attraverso Camerun e Sudan. L’operazione è stata finanziata con un contributo di 9 milioni di euro da ECHO, il Dipartimento per gli Aiuti Umanitari e la Protezione Civile della Commissione Europea, per sostenere il programma alimentare, della durata di sei mesi, per i bambini sino ai due anni.
Contributi all’operazione di soccorso e ricostruzione in Ciad sono stati versati da numerosi donatori, inclusi: USA, Canada, Francia, Giappone, Germania, Australia Svizzera. L’operazione del WFP in Ciad costerà 163 milioni di dollari. Mancano ancora 54 milioni di dollari (il 33 per cento) al suo pieno finanziamento. La risposta del WFP alla crisi alimentare nella regione del Sahel, costerà 808 milioni di dollari con un deficit attuale di 517 milioni di dollari (il 64 per cento).